All’ombra dei Pasdaran di Siria

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ITALIA – Roma 08/10/2015. Ma quanti sono gli iraniani in Siria?

L’attenzione mediatica in questi giorni è focalizzata sull’incremento delle truppe russe in Siria, ma a ben guardare stessa cosa ha fatto l’Iran, in maniera molto più diluita, nell’arco del 2014. Nel 2014, il personale della Guardia rivoluzionaria iraniana ha rinforzato la sua presenza a fianco del governo siriano, in particolar modo nella regione di Hama, fatto oggetto il 7 ottobre delle operazioni russe. Nella zona di Hama passano, infatti, le vie di collegamento e di approvvigionamento per Aleppo, la città più grande del paese. Altra zona con densità sciita elevata è stata quella di Homs, ex roccaforte dei ribelli e ora nella sua parte centrale nelle mani del governo di Assad; e Latakia, base di supporto del governo siriano e oggi delle forze russe in teatro. Secondo l’Isw statunitense, in una analisi datata 28 maggio 2015 fa notare che: «La profondità e l’ampiezza del coinvolgimento iraniano in Siria, è cresciuto in modo significativo nel 2014 e 2015. Fonti dell’opposizione hanno riferito che regolarmente durante l’estate del 2014, la presenza di ufficiali e combattenti iraniani non specificati in prima linea a nord della provincia di Hama durante l’offensiva dei ribelli che minacciavano direttamente l’aeroporto militare di Hama. Alcuni attivisti a settembre 2014 affermano che l’offensiva del regime nella zona è stata condotta congiuntamente dal colonnello Suhail al-Hassan, comandante delle Forze speciali dell’esercito arabo siriana, e da un “giovane ufficiale della Guardia Repubblicana dell’Iran”. Anche a fine novembre 2014 le fonti dei ribelli hanno affermato che consiglieri della Guardia repubblicana iraniana hanno partecipato con gli Hezbollah libanesi a un’offensiva su Miskin, provincia di Dera’a». Inoltre, anche i social network aiutano comprendere la presenza degli iraniani: una serie di fotografie di feretri con la bandiera iraniana postate sui social in questi mesi testimoniano la presenza di combattenti nei teatri siriani, le foto del leader della Qods Force, Qassem Suleimani, e così via. Ma la presenza di forze sciite non sempre è stata ben accetta dalle forze armate siriane; le tensioni non sono mancate, come riporta in più occasioni il blog Sirya direct che narra di tensioni fra ufficiali sciiti e truppe sunnite in diverse occasioni. Una presenza nello scenario siriano che deve essere attentamente valutata evitando di concentrarsi su quella russa, apparentemente più dirompente, ma probabilmente più debole, visti i problemi economici che sta vivendo la Russia.