È iniziato a Parigi il processo contro Rifaat Al-Assad, accusato di aver utilizzato fondi statali siriani per costruire un impero immobiliare in Francia. L’ex vicepresidente e zio di Bashar Al-Assad vive in Europa dal suo esilio dalla Siria dopo il fallito tentativo di colpo di Stato negli anni Ottanta del Novecento contro l’allora presidente Hafez Al-Assad e da allora vive tra Londra e Parigi.
Dopo il suo arrivo in Europa, il sontuoso stile di vita di Rifaat al-Assad, con quattro mogli e una dozzina di figli, ha fatto sollevare diverse polemiche; in Francia era ritenuto un possibile antagonista a Bashar al Assad, qualora questi avesse lasciato il potere.
La decisione di concedere alla sua quarta moglie un permesso a tempo indeterminato per rimanere nel Regno Unito è stata presa nel 2012, nel pieno del conflitto siriano, quando Theresa May era ministro dell’Interno, secondo il Daily Telegraph.
Come riporta The New Arab, nel 2014 è stata presentata una denuncia da parte di organizzazioni di sorveglianza a Parigi, secondo la quale il valore del patrimonio immobiliare francese di Rifaat, circa 90 milioni di euro, è di gran lunga superiore al suo stesso reddito. Rifaat al-Assad possiede più di 500 proprietà in Spagna, due palazzi a Parigi, una scuderia e un castello vicino alla capitale francese, e 7.300 metri quadrati di uffici a Lione.
Anche Rifaat Al-Assad è stato indagato in precedenza per le sue finanze e un giudice istruttore loca rinviato a giudizio all’inizio di quest’anno per riciclaggio di denaro. Rifaat Al-Assad nega “completamente” le accuse, riporta Ap, Cedric Anthony-Btesh, un rappresentante della famiglia, e non sarà presente al processo per motivi medici.
Un tribunale spagnolo ha raccomandato, poi, che l’ex vicepresidente siriano e altri 13 siano processati con l’accusa di organizzazione criminale e riciclaggio di denaro sporco. Il giudice Jose de la Mata sostiene che Rifaat Assad e altri, tra cui otto figli, hanno riciclato dal 1980 denaro proveniente dalla Siria in diversi paesi europei.
Il tribunale li accusa di aver riciclato in Spagna circa 600 milioni di euro attraverso acquisti immobiliari. Il giudice nel 2017 aveva ordinato il sequestro di più di 500 beni appartenenti ad Assad e ai suoi parenti.
Si ritiene che Rifaat sia responsabile del massacro di Hama del 1982, che ha visto la morte di ben 40.000 persone, e del massacro della prigione di Tadmor del 1980, che ha visto la morte di 500-1.000 detenuti.
Antonio Albanese