BELGIO – Bruxelles 06/09/13. Come immediata risposta alla crisi siriana, a partire dagli ultimi mesi del 2011, la Commissione europea ha mobilizzato 515 milioni di euro in assistenza umanitaria interessando anche gli stati limitrofi. Ulteriori 328 milioni sono stati stornati attraverso strumenti di supporto dell’Unione, destinati all’educazione, alle popolazioni di accoglienza ed alle comunità locali. Il finanziamento totale prelevato dal budget europeo, compreso il recente contributo di 400 milioni annunciato lo scorso 6 giugno, si attesta pertanto sugli 843 milioni di euro. Cifra dell’Unione in quanto organizzazione, alla quale sommare i contributi dei singoli Stati membri, attualmente pari a 493,6 milioni di euro. Danimarca, Francia, Ungheria, Italia, Svezia, Slovacchia, Norvegia, Austria e Lussenburgo, hanno inoltre contribuito con assistenza logistica attraverso l’EU Emergency Response Centre, formalmente definito Monitoring and Information Centre.
All’interno del territorio siriano, l’intervento di finanziamento della Commissione prevede supporto medico per le emergenze, protezione, assistenza alimentare, approvvigionamento idrico, sanitario ed igienico; sistemazioni e supporto logistico. Nei territori esterni ai confini siriani, il contributo europeo è invece destinato all’accoglienza dei rifugiati, con sostegno alle attività necessarie alla sussistenza, come alimenti, set igienici, acqua potabile, servizi sanitari e ripari. Allo stato attuale, il 47% delle risorse provenienti dall’Unione è direttamente indirizzato ai territori siriani; il 23,1% raggiunge le zone di accoglienza giordane e il 24,3 i sistemi di ricovero libanesi; mentre il restante è distribuito tra il confine turco e quello iracheno.
Fonte: European Commission Fact Sheet on Syria Crisis
http://ec.europa.eu/echo/files/aid/countries/factsheets/syria_en.pdf