
Il coinvolgimento ucraino all’interno di HTS è una questione che ha sollevato preoccupazioni e controversie a livello internazionale. Le autorità ucraine hanno categoricamente negato ogni coinvolgimento ufficiale con le forze di opposizione siriane, nonostante le accuse provenienti dalla Russia.
Il Ministero degli Esteri ucraino, il 4 dicembre, ha respinto fermamente le dichiarazioni russe che suggerivano un appoggio da parte di Kiev alle forze jihadiste siriane, definendo tali affermazioni infondate. In particolare, il portavoce del Ministero ha dichiarato che “non vi è alcun sostegno ucraino a forze militari che lottano all’interno della Siria” e che la politica di Kiev è sempre stata quella di non intervenire direttamente nei conflitti Siria.
Nonostante le smentite ufficiali, diversi rapporti provenienti da fonti locali, tra cui corrispondenti di al Mayadin, hanno suggerito un altro scenario. Secondo queste fonti, ci sarebbero segnali tangibili di un coinvolgimento ucraino sul campo. In particolare, miliziani ucraini sarebbero stati avvistati a fianco di combattenti di HTS nei quartieri di Aleppo. Testimonianze parlano anche di una foto pubblicata da un gruppo di presunti mercenari ucraini, che li mostrano insieme ai combattenti di HTS sui confini amministrativi del governatorato di Hama (vedi foto, ndr). Questo tipo di attività potrebbe suggerire non solo la presenza di combattenti ucraini tra le file di HTS, ma anche un possibile sostegno logistico o addestramento militare.
Le implicazioni di un presunto sostegno ucraino a HTS vanno ben oltre le dimensioni della guerra siriana. Da un lato, il coinvolgimento di Kiev potrebbe essere interpretato come un tentativo di destabilizzare ulteriormente la Siria. D’altra parte, l’eventuale connessione tra l’Ucraina e HTS potrebbe rappresentare una nuova dimensione nel conflitto, mettendo in evidenza un possibile allineamento tra forze occidentali e gruppi estremisti nel contesto della guerra in Siria.
Il presunto appoggio ucraino ad HTS non fa che alimentare le teorie secondo cui il gruppo può ricevere sostegno da parte del blocco occidentale, che include Stati Uniti e paesi europei, sebbene non ci siano provare concreto a supporto di tale ipotesi. La Russia, da parte sua, ha più volte accusato le potenze occidentali di sostenere i gruppi jihadisti in Siria, un’accusa che ha trovato sponda in alcuni settori della politica internazionale che vedono nel conflitto siriano una guerra per procura.
Maria Elisabetta Papa
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