La politica estera turca diventa sempre più interessante, non solo la Libia è nel mirino di Erdogan, ma anche la Siria. Il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ha annunciato che Ankara stava cercando di trasformare Idlib in un’area sicura, indicando che potevano essere presi nuovi accordi per le posizioni delle forze turche e le forze di intelligence, ora concentrate nei punti di controllo di Idlib.
«Ora stiamo cercando di trasformare la regione di Idlib in un’area sicura e stiamo discutendo questo problema», ha detto Çavuşoğlu alla televisione locale in risposta a una domanda sul fatto che la Turchia avrebbe rimosso i punti di osservazione dalla provincia di Idlib.
«Quando trasformeremo Idlib in un’area sicura, il nostro esercito penserà in modo strategico e si concentrerà in modo diverso nell’area, in base alla necessità di sorveglianza», ha aggiunto.
Ha sottolineato: «Spetta all’esercito turco, al ministero della Difesa e ai pertinenti servizi di sicurezza decidere dove saranno posizionati i punti di osservazione e come e dove i soldati turchi e di intelligence opereranno nella regione dopo l’istituzione della sicurezza, ma ora continuano il loro lavoro nei loro luoghi di controllo».
Çavuşoğlu ha poi detto che«è possibile prendere nuove disposizioni in base alla nuova situazione nella regione, cioè dopo l’istituzione di una zona sicura lì».
È interessante notare che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il russo Vladimir Putin hanno raggiunto il 5 marzo scorso un accordo che stipula un cessate il fuoco e tutte le operazioni militari tra le due parti in conflitto nella quarta zona di de-escalation nella Siria nordoccidentale e lo svolgimento di pattuglie comuni sulla strada M4.
Dopo l’accordo, le forze turche inviano rinforzi quasi giornalieri, artiglieria, veicoli corazzati e camion carichi di blocchi di cemento e attrezzature di ingegneria, nei luoghi delle loro forze nelle campagne di Idlib e Aleppo.
Le forze turche hanno recentemente creato molte nuove concentrazioni per le loro forze nell’area di Jabal al-Zawiya nella campagna meridionale di Idlib e vicino alla città di Mhambel e nella città di Jisr al-Shughour nella campagna occidentale di Idlib, oltre alle vecchie basi.
Ricordiamo inoltre che in molte città nei pressi di Aleppo si scambiano merci in moneta turca e sono arrivati programmi scolastici in lingua turca.
Erdogan dunque lentamente sta allargando i suoi confini a sud in Siria senza che nessuno al momento abbia proferito parola
Graziella Giangiulio