Siria, armi ai ribelli da Turchia, Libano e Iraq

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Numerosi studi statunitensi indicano che i ribelli siriani hanno accettato il cessate il fuoco il 12 aprile solo per riorganizzarsi e riarmarsi con in maniera più organizzata, armi finanziate e trasferite da altri paesi in Siria.

I ribelli sostengono che un gran numero di fucili d’assalto, mitragliatrici, mortai, fucili e missili anticarro sono stati contrabbandati in Siria nelle ultime settimane. Le armi, secondo gli analisti statunitensi, arrivano da Turchia, Libano e Iraq, prevalentemente presso fornitori in Arabia Saudita e Qatar. Con i ribelli, meglio armati e motivati ​​e il regime siriano è più determinato a schiacciare l’opposizione.