SIRIA. Ankara sposterebbe miliziani siriani in Azerbaijan contro l’Armenia

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Sono emersi rapporti credibili secondo cui la Turchia sta trasferendo militanti siriani dal nord della Siria in Azerbaijian, mentre aumentano rapidamente le tensioni e le schermaglie con l’Armenia.

Il quotidiano Greek City Times rimporta le affermazioni della giornalista Lindsey Snell che su Twitter denuncia che i combattenti della Divisione Hamza sono arrivati a Baku attraverso la Turchia. All’inizio di quest’anno, la divisione Hamza è stata denunciata per aver tenuto in prigione donne, dopo averle denudare e averle usato violenza. Il gruppo è composto per lo più da arabi e turkmeni, e sono diventate una “forza mobile” del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

Con l’intensificarsi della guerra di Libia all’inizio di quest’anno, la Divisione Hamza è stata uno dei principali gruppi di combattenti trasferiti dalla Turchia per combattere nel Paese nordafricano con il Gna. La promessa di uno stipendio mensile di 2.000 dollari era una tentazione per molti dei jihadisti siriani, tuttavia, come affermano a The National a giugno, leader della divisione di Hamza: «Ora rimpiangiamo di essere venuti. Il prezzo che abbiamo pagato è alto».

Alla domanda su Twitter se la maggior parte dei combattenti che si recano in Azerbaigian provenga dalla Siria o dalla Libia, Snell ha rivelato che la maggior parte di essi proviene dalla Siria, ma che circa 70 militanti sono stati anche in Libia. Snell ha anche caricato una registrazione vocale di un militante secondo cui fino a 1.000 combattenti saranno trasferiti in Azerbaigian.

Secondo Syriana Analysis, che cita fonti dell’opposizione siriana, ai jihadisti verrebbe offerto un ingaggio di 600 dollari al mese per combattere con l’Azerbaigian contro l’Armenia.

L’Azerbaijan ha smentito la notizia: «Le accuse sono infondate e completamente fuorvianti. Recentemente, abbiamo osservato in alcuni media stranieri una campagna calunniosa contro l’Azerbaigian, diffondendo informazioni assolutamente infondate e false a questo proposito», ha dichiarato un portavoce azero al Greek City Times.

Per l’Armenia, la minaccia va presa in considerazione: «Come ha dichiarato il ministro degli Esteri Zohrab Mnatsakanyan durante la sua visita ufficiale in Egitto, stiamo ricevendo rapporti sull’uso di combattenti terroristi stranieri da trasferire in Azerbaigian o forse sono già stati trasferiti. Dati i precedenti dell’uso di estremisti da parte dell’Azerbaigian nel 1992-93 e l’esportazione di elementi terroristici in diverse regioni da parte della Turchia, prendiamo molto seriamente questa minaccia», ha aggiunto un portavoce degli Esteri armeni.

I portavoce dell’Armenia e dell’Azerbaigian hanno sottolineato al Greek City Times che vogliono risolvere le loro controversie in modo pacifico e attraverso negoziati.

Maddalena Ingrao