Singapore sta progettando di espandere la capacità dei propri data center di oltre un terzo, per raggiungere una crescita sostenibile per l’industria ad alta intensità energetica.
Singapore ospita oltre 70 data center, fungendo da uno dei più grandi hub del mondo, riporta Nikkei. Fino a poco tempo fa, la città limitava la costruzione di nuovi centri a causa di preoccupazioni ambientali legate al forte consumo di energia e acqua, spingendo alcuni operatori a costruire nei paesi vicini come la Malesia e l’Indonesia.
La nuova tabella di marcia pubblicata giovedì scorso dal governo chiarisce che Singapore costruirà più strutture, cercando un equilibrio tra la crescita dell’industria digitale e gli sforzi di decarbonizzazione.
Il Paese del sud-est asiatico mira a stanziare almeno 300 megawatt di capacità aggiuntiva “nel breve termine”, con potenzialmente altri 200 MW o più alimentati da energia verde. I 500 MW aggiuntivi rappresenterebbero un aumento di circa il 35% rispetto all’attuale capacità nazionale di oltre 1,4 gigawatt.
Non è stata fornita la tempistica dello stanziamento, né se ci saranno ulteriori espansioni una volta raggiunto l’obiettivo.
Per garantire la costruzione di data center rispettosi dell’ambiente, il governo cercherà piani per strutture efficienti dal punto di vista energetico con alcune delle più recenti soluzioni e apparecchiature di raffreddamento, nonché proposte che includano partnership con fornitori di energia a basse emissioni di carbonio.
Sebbene i data center siano un settore fondamentale nell’economia digitale, soddisfare la crescente domanda in modo sostenibile è diventata una questione “molto seria”, soprattutto perché Singapore punta a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. Per moderare la crescita dei data center, la città nel 2019 ha sospeso la costruzione di nuovi siti.
Nel 2022, Singapore ha posto fine alla moratoria e ha chiesto domande per costruire nuove strutture con standard ambientali più elevati. Tuttavia, con oltre 20 candidature, solo quattro proposte si sono aggiudicate una capacità totale di 80 MW, che secondo alcuni operatori non è sufficiente per soddisfare la crescente domanda digitale.
Sebbene Singapore “non sia un luogo naturale” per i data center a causa dei maggiori costi di terreno, energia e personale, molte società e operatori multinazionali continuano a cercare una presenza nel paese in mezzo alla crescente domanda di risorse informatiche, compresa l’intelligenza artificiale.
Maddalena Ingrao
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