Ucciso il capo di Ansar al-Beit Maqdis

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EGITTO – Il Cairo 23/05/2014. Il leader di Ansar al-Beit Maqdis (Partigiani di Gerusalemme), Shadi el-Menei, è stato ucciso insieme ad altri alti membri del gruppo durante la notte di giovedì che presumibilmente erano in procinto di effettuare un attacco a un gasdotto.

In una dichiarazione il portavoce delle forze di sicurezza egiziane ha detto che l’esercito seguiva una operazione di controllo e che i militari hanno aperto il fuoco sull’auto, sulla quale viaggiavano i terroristi, nella penisola del Sinai. El-Menei è considerato il capo di Ansar al-Beit Maqdis un gruppo militante ispirato ad Al-Qaeda che ha guidato un’ondata di attentati alle forze di sicurezza, a partire da luglio scorso, in opposizione alla repressione attuata nel paese egiziano dalle forze governative ai sostenitori Mohammad Mursi che ha causato la morte di oltre 1400 persone e l’arresto di migliaia di persone sostenitori dell’ex presidente.
Ansar al-Bayt Maqdis ha rivendicato alcuni degli attacchi tra i più sanguinosi attuati contro le forze di sicurezza egiziane, tra cui un fallito attentato al ministro degli interni nel mese di settembre. Il gruppo è stato fondato nel 2011, dopo la rivolta che ha rovesciato Hosni Mubarak, recluta i militanti tra i beduini locali ma anche uomini di altre nazionalità. Nabil Na’eem un ex membro della jihad islamica egiziana ha affermato che il gruppo è finanziato dal vice presidente dei Fratelli Musulmani Khairat al-Shater.