Si al bio-diesel argentino in Spagna

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SPAGNA – Madrid. La Spagna ha fatto un passo indietro sulle restrizioni all’importazione di bio-diesel argentino, rappresaglia dopo la nazionalizzazione della Ypf, controllata dalla spagnola Repsol, all’inizio del 2012.

La Spagna ha modificato la sua legislazione sul bio-diesel a seguito di una denuncia formale da parte dell’Argentina presso l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) nell’agosto 2012, come riporta un comunicato del ministero degli Esteri di Buenos Aires: «Per evitare una sanzione eventuale dal Wto, il re di Spagna ha emanato un nuovo ordine ministeriale (…) che, tra le altre modifiche, elimina il divieto alle importazioni di bio-diesel proveniente al di fuori dell’Unione europea».

L’Argentina è il più grande esportatore mondiale di bio-diesel. Nel 2011, l’Argentina ha venduto bio-diesel in Spagna con una percentuale tra il 20 e il 30% delle sue esportazioni totali verso questo Paese europeo. Ciò ha significato una perdita di 1,1 miliardi di dollari.

Ma Buenos Aires è stata anche accusata di “protezionismo” in seno al Wto da Unione europea, Stati Uniti e Giappone, avendo innalzato le proprie barriere commerciali per proteggere la terza economia dell’America latina in un contesto di crisi globale.

Un recente rapporto dell’Indec, l’ufficio nazionale di statistica argentino, mostra che l’industria del bio-diesel ha prodotto più di 2 milioni di tonnellate nel terzo trimestre del 2012, con le esportazioni che hanno toccato le 79.100 tonnellate su un totale di produzione di 133mila tonnellate registrate nel settembre 2012.

Tuttavia, i dati indicano anche una diminuzione del 36% annuo della produzione e una diminuzione dell’esportazione di oltre il 50%, rispetto alle 208.434 tonnellate prodotte e le 158.554 tonnellate esportate nel mese di settembre 2011.