SERBIA. Intesa con Skopje per il gasdotto interconnettore 

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La Serbia ha firmato un memorandum d’intesa con la Macedonia del Nord sulla costruzione di un gasdotto di 70 chilometri il 7 ottobre. Il gasdotto, che avrà una capacità annuale di 14 miliardi di metri cubi, fa parte di uno sforzo più ampio della Serbia per garantire fonti energetiche alternative e rafforzare la sicurezza energetica.

L’interconnettore pianificato tra Serbia e Macedonia del Nord è destinato a collegarsi al terminale del gas naturale liquefatto di Alexandroupolis, in Grecia, fornendo alla Serbia l’accesso alle forniture di gas da mercati europei e globali più ampi, riportano fonti social serbe e BneIntelliNews.

La Serbia, infatti, mira a ridurre la propria dipendenza dal gas russo, che attualmente soddisfa la maggior parte del suo fabbisogno energetico. Dei 2,5 miliardi di metri cubi di gas naturale consumati annualmente dalla Serbia, circa 2,2 miliardi di metri cubi provengono dalla statale russa Gazprom. Nonostante il rinnovo di un contratto di gas a lungo termine con Gazprom a maggio 2022, la Serbia ha cercato attivamente nuove partnership per diversificare le sue fonti di gas. Nel novembre 2023, Belgrado ha stretto un accordo con l’Azerbaijan per assicurarsi 400 milioni di metri cubi di gas all’anno tra il 2024 e il 2026.

La compagnia di gas statale serba Serbijagas ha anche firmato contratti con l’azera SOCAR a fine settembre 2024 per garantire la fornitura di un ulteriore milione di metri cubi di gas al giorno per tutto l’inverno 2024-2025.

Il primo Ministro Vucevic ha sottolineato l’importanza del nuovo accordo sul gasdotto durante il suo incontro con il primo ministro della Macedonia del Nord Hristijan Mickoski, evidenziando l’importanza di garantire la sicurezza energetica di fronte al cambiamento climatico e di allinearsi all’agenda verde dell’Ue.

L’Ue ha fatto pressione sui suoi stati membri e paesi alleati, tra cui la Serbia, affinché riducessero la dipendenza dall’energia russa in risposta alla guerra in corso in Ucraina. 

Sebbene la Serbia non si sia unita all’UE nell’imporre sanzioni alla Russia, ha cercato di esplorare nuove partnership energetiche come parte della sua strategia a lungo termine. oltre che per una sorta di appeasement verso l’Ue.

Oltre al gasdotto, Vucevic ha osservato che la Macedonia del Nord ha proposto anche la costruzione di un oleodotto, che potrebbe fornire alla Serbia una via alternativa per l’approvvigionamento di petrolio, migliorando ulteriormente la sua resilienza energetica.

Anna Lotti

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