SERBIA. Centrali nucleari russe per Belgrado

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Un accordo per la creazione di una centrale nucleare in Serbia può essere firmato a gennaio, durante la visita del presidente russo Vladimir Putin a Belgrado. Lo ha dichiarato, nei giorni scorsi, il vice primo Ministro Yuri Borisov. «Speriamo che l’accordo possa essere siglato durante la visita del nostro presidente, anzi è molto probabile», ha detto Borisov, dopo un incontro con il ministro degli Esteri serbo e primo vice primo Ministro, Ivica Dacic. Borisov ha sottolineato l’alto livello di preparazione dell’accordo.

«Questa è una nuova pietra miliare nelle nostre relazioni», ha aggiunto il politico russo. Secondo lui, è stato il vice amministratore delegato della società statale russa Rosatom, Nikolai Spassky, che ha tenuto i negoziati con la parte serba, riporta la Tass: «Se parliamo dell’essenza della cooperazione, si tratta di cooperazione nel settore dello sviluppo nucleare pacifico e anche dell’uso di isotopi russi per la ricerca medica e la diagnostica medica in Serbia», ha detto Borisov. 

La Serbia ha firmato un accordo, nel luglio scorso, con la Russian Nuclear Energy Corporation per lo sviluppo di innovazioni e nuove tecnologie nel campo dell’energia nucleare per scopi pacifici, soprattutto in medicina e agricoltura.

L’accordo è stato firmato durante la conferenza Atomexpo tenutasi a Sochi, in Russia, dal ministro serbo dell’innovazione Nenad Popović e da Alexei Lihachov, direttore generale dell’ente statale russo per l’energia atomica-Rosatom. Come priorità, il documento prevede il sostegno alla creazione e allo sviluppo di infrastrutture nucleari in Serbia, finalizzate all’uso dell’energia nucleare per scopi pacifici, allo sviluppo della medicina nucleare, all’applicazione delle tecnologie di radiazione nell’agricoltura e nell’industria, all’aumento delle qualifiche del personale amministrativo, scientifico e tecnico nel campo del nucleare attraverso la formazione e i tirocini, nonché all’aumento del livello generale di informazione sulla tecnologia nucleare e la loro applicazione in altri settori. La Serbia ha bisogno di energia, ma la questione principale è se la Serbia debba partecipare a tali progetti nella regione, riporta il Financial Observer.

La tecnologia nucleare non viene studiata nelle università serbe da più di 20 anni. Gli studenti non vogliono più studiare queste discipline, perché ritengono che porti solo alla costruzione di centrali nucleari.

Anna Lotti