Confini separatisti

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SVIZZERA – Ginevra. 21/06/14. A quanto pare sarà ancora lunga la strada per la definizione dei confini tra Georgia, Abkhazia e Ossezia del Sud.

Il 18 giugno in Svizzera si è tenuto il 28 round di colloqui concluso bruscamente dopo che i delegati dei due stati semi-riconosciuti hanno abbandonato il tavolo delle trattative. I colloqui durati due giorni, co-presieduto dai rappresentanti di UE, ONU e l’OSCE, si erano iniziati il 17 giugno. Al tavolo dei lavori si erano seduti: i negoziatori delle due repubbliche secessioniste, Georgia, Russia, e Stati Uniti. I rappresentanti di Abkhazia e Ossezia del Sud, sostenuta da negoziatore russo, il vice ministro degli Esteri Grigory Karasin, ha lasciato i colloqui dopo aver chiesto che la questione degli sfollati e dei rifugiati fosse rimossa dall’ordine del giorno, dicendo che la questione era stata “politicizzata” di Tbilisi. Karasin ha detto che la prossima tornata di colloqui si terrà nel mese di ottobre. Secondo l’esperto georgiano Petre Mamradze, gli analisti georgiani ritengono che la decisione di sospendere i negoziati per un tempo così lungo è collegato ai piani della Georgia di firmare un accordo di associazione con l’UE. Tuttavia Mamradze crede che il motivo è molto più semplice. «Credo che i partiti non sono in grado di negoziare tali questioni sensibili. Essi semplicemente non possono soddisfare l’ordine del giorno da loro stessi redatto» ha detto.