Senegal: il ritorno di Wade

287

SENEGAL – Dakar. 27/04/14. Abdoulaye Wade, l’ex presidente in esilio, 87enne, è rientrato in Senegal portando con sé una scia di proteste. Le forze di sicurezza sono in massima allerta.

L’ex presidente vive attualmente in Francia paese colonizzatore del Senegal. La sua presidenza durò dal 2000 al 2012. Quando ci furono le lezioni che tra bagni di sangue lo videro perdere contro il rivale Macky Sall. È arrivato a Dakar dopo essere stato bloccato per un paio di giorni a Casablanca . E ha scelto di ritornare per manifestare insieme ai simpatizzanti e aderenti del suo partito in favore del figlio Karim, in carcere con l’accusa di corruzione per aver rubato milioni di dollari. Wade ha accusato il governo di Sall di “manovra” contro di lui deliberata per impedirgli di sbarcare a Dakar, nel tentativo di disorientare i sostenitori che avevano progettato di dargli il benvenuto al suo arrivo. «Ho capito molto tempo fa che Macky Sall non voleva che questa giornata arrivasse», ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP.
Il Senegal ha negato e rimandato al mittente le accuse. Il portavoce del governo Abdou Latif Coulibaly ha riferito che vi sono stati solo cambi di programmi all’ultimo minuto indicando e sono stati richiesti nuovi permessi.
Wade doveva arrivare in Senegal giovedì, e il Partito democratico senegalese (PDS) aveva pianificato una marcia dall’aeroporto al suo quartier generale per dargli il benvenuto.
Ma la zona intorno all’aeroporto è stata sigillata dalla polizia e solo pochi alti funzionari PDS sono stati autorizzati ad accogliere Wade .
L’ex capo di Stato doveva tenere un discorso ad un raduno che si terrà presso la sede del partito nonostante il divieto delle autorità locali, dove una grande folla di sostenitori lo attende da ore, circondati dalla polizia antisommossa.
I media senegalesi intanto descrivono le forze di sicurezza come in uno «stato di massima allerta» per la visita .
La polizia ha la tenuta da antisommossa con scudi, caschi e manganelli, da mercoledì, le manifestazioni sono state vietate e si temono disordini pubblici.
Wade ha detto che rispetterà le misure di sicurezza senegalesi e non intende destabilizzare il governo Sall, ma ha anche promesso di portare avanti la sua riunione del partito “fuorilegge”.
«Non sono venuto per fare un colpo di stato, non alla mia età … ho la fortuna di poter controllare i miei attivisti e sostenitori», ha detto al canale televisivo France 24.
«I miei sostenitore faranno quello che dico loro di fare. Se avessi detto loro di andare a palazzo lo avrebbero fatto, se volevo fare un colpo di stato lo avrei potuto organizzare restando in Francia».
Il figlio di Wade, Karim, 45 anni, la cui ricchezza comprende terreni a Dakar, una flotta di auto di lusso e mezzi di comunicazione e società finanziarie che operano in tutta l’Africa, è in custodia cautelare a Dakar da un anno e sarà processato a giugno, le autorità senegalesi lo accusano di essersi fatto corrompere per ampliare la fortuna di $ 246 milioni quando era il cosiddetto “super- ministro” nel gabinetto di suo padre. Karim ha negato le accuse è affermato che la sua ricchezza è legittima e deriva dai profitti delle sue società.
Il PDS accusa il regime Sall di condurre una “caccia alle streghe ” contro la famiglia Wade e i suoi sostenitori da quando è arrivato al potere.

©RIPRODUZIONE RISERVATA