Scontri tra polizia e pescatori cileni

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di Tommaso dal Passo  CILE – Santiago del Cile 28/10/2016. I pescatori cileni sono scesi in piazza in diverse città in tutto il paese il 26 ottobre per chiedere l’annullamento della legge che regola il settore. I pescatori hanno eretto barricate e si sono scontrati con la polizia. Secondo fonti sindacali e autorità, riprese da Laht, i manifestanti hanno bloccato le strade e interrotto il traffico nelle regioni di Arica, Tarapaca, Coquimbo, Valparaiso, Bio Bio e Los Lagos.

I pescatori hanno chiesto che la legge Pesca venga abolita. Si tratta di un provvedimento approvato durante il governo di Sebastian Piñera (2010-2014) e che, secondo i loro capi, limita seriamente le loro attività e “privatizza” l’oceano, ponendo le attività di pesca nella mani delle sette imprese di pesca più grandi del paese. La legge, nota come legge Longueira perché è stato promosso e gestito da Pablo Longueira, ministro dell’economia di Piñera, dopo la sua approvazione era stata “macchiata” da episodi di corruzione che hanno coinvolto l’ex ministro, oggi agli arresti domiciliari. Oltre a Longueira, è stato arrestato un altro senatore Jaime Orpis, è stato arrestato dopo che è stato scoperto che per anni ha ricevuto pagamenti mensili da una delle principali imprese di pesca del paese.
Nella città settentrionale di Iquique, almeno sette persone sono state arrestate quando i pescatori hanno sollevato barricate e bloccato l’accesso al porto e alla zona di libero scambio, a circa 1854 km a nord di Santiago.

A Valparaiso, i viali del centro sono stati bloccati dai manifestanti, che hanno affrontato la polizia, nella regione meridionale di Bio Bio, i pescatori nelle città di Coronel e Lota hanno eretto barricate in vari punti, tra cui Playa Blanca, Colcura, Lebu e Arauco e hanno affrontato la polizia. I leader regionali dei pescatori a Bio Bio hanno annunciato per il pomeriggio del 28 ottobre una marcia verso la sede del governo regionale per comunicare le loro richieste alle autorità.