TAJIKISTAN – Dushanbe 31/07/2014. La Russia ha proposto alla Sco (Organizzazione di Shanghai per la cooperazione) di concludere un accordo quadro sulla cooperazione transfrontaliera per evitare problemi legati alla situazione in Afghanistan.
Lo ha proposto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri Sco che si svolge nella capitale tagika il 31 luglio.
«Oggi fare sforzi congiunti per una risposta efficace nel mondo è una esigenza all’ordine del giorno», ha detto, aggiungendo che «è il caso dell’Afghanistan tenendo conto del “fattore 2014″».
«Abbiamo accolto favorevolmente le elezioni presidenziali in quel paese, ma i loro risultati sono ancora poco chiari», ha detto il ministro degli Esteri russo, aggiungendo che «persistono rischi di collasso dopo il ritiro delle truppe internazionali dall’Afghanistan e grandi rischi di instabilità in questa regione dell’Asia centrale».
«Un accordo quadro sulle questioni di confine può essere utile nella lotta contro la penetrazione di terroristi ed estremisti religiosi nei paesi dell’Asia centrale. La stesura di questo documento che poi potrebbe essere firmato già al vertice di Dushanbe andrebbe incontro ai nostri interessi comuni», ha detto Lavrov che ha anche proposto «di adottare misure aggiuntive per garantire la sicurezza dei nostri paesi utilizzando le possibilità offerte dalla struttura anti-terrorismo della Sco trasformandolo in un centro globale nella lotta contro le nuove sfide e minacce».
Inoltre, i ministri degli esteri della Sco hanno approvato la Strategia di sviluppo dell’organizzazione fino al 2025, ha annunciato il ministro degli Esteri tagiko Sirodjidin Aslov il 31 luglio.
«Nel corso della riunione abbiamo approvato il progetto di risoluzione del Consiglio dei capi di Stato sulla strategia di sviluppo dello Sco fino al 2025, che definisce gli orientamenti per la futura interazione e migliora la nostra efficacia operativa», ha detto Aslov.
«L’attuale peculiarità del meeting è che il lavoro per il coordinamento e la preparazione dei documenti legali sull’ammissione di nuovi soci è in realtà il nostro punto debole», ha aggiunto Aslov, «i capi delegazione hanno approvato i progetti di procedure per la concessione dello status di membro dello Sco e una nuova versione del memorandum sugli obblighi dei paesi candidati».