SANZIONI. Yandex resta nel Nasdaq

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L’azienda internet russa Yandex ha dichiarato di aver ottenuto l’autorizzazione a mantenere la quotazione al Nasdaq, a condizione che la ristrutturazione e la cessione delle attività russe si concludano entro la fine del 2023.

Soprannominata “la Google russa”, Yandex sta facendo progressi in un piano di ristrutturazione aziendale che dovrebbe vederla cedere la proprietà e il controllo delle attività principali con sede in Russia, in quella che potrebbe essere una delle operazioni aziendali più significative dell’anno.

Miliardari russi tra cui Vladimir Potanin, amministratore delegato e maggiore azionista del gigante dei metalli Norilsk Nickel, e Vagit Alekperov, cofondatore e maggiore azionista della major petrolifera Lukoil, sono tra gli offerenti per attività valutate in ultima analisi circa 14 miliardi di dollari, riporta Reuters.

Il 15 marzo, poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Yandex ha ricevuto un avviso dal Listing Qualifications Staff del Nasdaq che informava il management che le azioni ordinarie di classe A della società sarebbero state delistate dalla borsa statunitense nell’ambito delle sanzioni estreme imposte alla Russia e alle sue principali società.

Yandex ha fatto ricorso contro la decisione e ha iniziato il processo di dismissione delle sue attività russe, che sono in fase di vendita, ma ha mantenuto alcune delle sue attività non russe nell’entità quotata negli Stati Uniti, riporta BneIntelliNews.

Il 27 aprile si è tenuta un’udienza davanti al Nasdaq Hearings Panel per esaminare il ricorso di Yandex.

Considerate le misure del Cremlino che obbligano le società straniere che lasciano la Russia a vendere le loro attività con uno sconto del 50%, gli azionisti della holding Yandex, registrata in Olanda, la maggior parte dei quali sono fondi di investimento occidentali, potrebbero ricavare circa 7 miliardi di dollari da una cessione completa.

Yandex, che ha confermato di aver ricevuto proposte da diversi investitori, ha dichiarato che la commissione d’udienza del Nasdaq le ha notificato la decisione di mantenere la sua quotazione il 6 giugno: «La decisione è soggetta a determinate condizioni relative ai tempi e all’attuazione della ristrutturazione aziendale proposta da Yandex, tra cui la cessione della proprietà e del controllo di una serie di attività principali, comprese tutte le attività con sede in Russia, entro la fine del 2023», ha dichiarato.

L’azienda russa di e-commerce Ozon ha visto respinto dal Nasdaq il suo ricorso contro il delisting, ha dichiarato Ozon nella tarda serata del 6 giugno. L’azienda intende chiedere una revisione della decisione.

Maddalena Ingroia

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