SANZIONI. Naufragio di due petroliere russe. Petrolio nello Stretto di Kerch. Nuove sanzioni USA 

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Due petroliere russe sono state gravemente danneggiate nello stretto di Kerch, vicino al Mar Nero, domenica, riversando un grande volume di petrolio e causando un salvataggio di emergenza. Il video che mostra una delle navi, che si è spezzata in due dopo essersi arenata a causa del maltempo, è stato pubblicato su un sito di notizie russo.

La Tass ha riportato i dettagli del Ministero delle situazioni di emergenza, secondo il quale un membro dell’equipaggio è morto sulla Volgoneft-212, ma un’operazione di salvataggio è riuscita a salvare gli altri 12 membri dell’equipaggio a bordo prima che affondasse.

Una seconda petroliera, la Volgoneft-239, con 14 membri dell’equipaggio, è stata anch’essa danneggiata dopo essersi arenata a 80 metri dal porto di Taman nella regione russa di Krasnodar, ha affermato il Ministero, riporta AT. Stando alla Tass, le due navi trasportavano circa 9.000 tonnellate di un olio combustibile di bassa qualità noto come mazut.

Una delle imbarcazioni, di proprietà della società Kamatrans, è assegnata al porto di San Pietroburgo. Separatamente, l’Agenzia federale russa per il trasporto marittimo e delle acque interne ha riferito che le due navi si erano scontrate durante la tempesta: “Oggi due petroliere, Volgoneft 212 e Volgoneft 239, sono state danneggiate a causa di una tempesta nelle acque del Mar Nero. Ci sono 15 persone a bordo di una nave e 14 persone sull’altra. La collisione ha causato un’emergenza per fuoriuscita di petrolio”, riporta Tass.

Lo stretto di Kerch è una rotta marittima fondamentale tra la penisola di Crimea e la Russia, che consente alle navi di viaggiare dal Mar d’Azov al Mar Nero. È teatro di conflitti tra Russia e Ucraina.

Le due navi farebbero parte delle Flotta Oscura russa, usata pr evadere le sanzioni. Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen aveva affermato venerdì scorso che gli Stati Uniti stanno valutando ulteriori sanzioni per queste petroliere, che di solito sono molto più grandi delle due navi che sono coinvolte negli eventi di domenica.

Yellen non ha escluso sanzioni per le banche cinesi, poiché il Tesoro cerca di ridurre le entrate petrolifere della Russia. Inoltre, Yellen ha detto che gli Stati Uniti e i loro alleati potrebbero anche prendere in considerazione l’abbassamento del loro tetto massimo di 60 dollari al barile per il petrolio russo, che proibisce l’assicurazione occidentale e i servizi marittimi sui carichi superiori a tale livello, riporta Reuters.

Il Tesoro Usa ha già sanzionato singole petroliere e i loro proprietari per aver operato al di sopra del tetto massimo di prezzo e può fare di più in quest’area, ha aggiunto Yellen, suggerendo misure aggiuntive a cinque settimane del termine del suo incarico: ”Ci sono diverse possibilità. Non prevediamo sanzioni, ma stiamo sempre guardando alle entrate del petrolio e se riusciamo a trovare modi per danneggiare ulteriormente le entrate del petrolio russo, ciò rafforzerebbe, penso, la posizione dell’Ucraina. Questo rimane nella nostra lista”, ha affermato Yellen.

La scorsa settimana, sempre Yellen aveva affermato che la debolezza del mercato petrolifero presenta un’opportunità per ulteriori sanzioni. 

Anna Lotti

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