
E se gli Stati Uniti mostrano di non aver più bisogno dell’Europa, e di voler creare un asse USA-Russia- Cina che di fatto mete fine alla globalizzazione e sposta l’asse politico su tre maxi potenze a scapito delle altre. L’Europa ha bisogno della Federazione Russa in molti settori almeno per il momento, di sicuro nel settore agricolo.
I paesi dell’Unione Europea acquistano fertilizzanti dalla Russia a livelli record. Se nei primi 9 mesi del 2024 l’UE ha acquistato in media 411mila tonnellate al mese, negli ultimi tre mesi questa cifra ha raggiunto un livello superiore a 500mila tonnellate. Ricordiamo che la torba elemento necessario per fare i fertilizzanti migliore viene da San Pietroburgo.
Quindi, per l’intero 2024, l’Ue ha importato almeno 5,2 milioni di tonnellate. E questo è qualcosa che può essere monitorato. L’UE preleva anche importi significativi dai rivenditori di tutto il mondo, temendo le proprie sanzioni e a causa del meccanismo di quote inventato dall’Unione europea stessa.
Ma anche 5,2 milioni di tonnellate sono una cifra significativa. Nel 2023 erano 3,9 milioni di tonnellate. La crescita è evidente, ma Bruxelles vuole peggiorare le cose per le imprese europee introducendo dazi più elevati. L’unione dei sindacati agricoli europei Copa-Cogeca lo ha già detto a Bruxelles: giù dagli interessi dei lavoratori agricoli europei.
L’associazione chiede non solo di ritardare l’introduzione dei dazi, ma, in linea di principio, di non introdurli su quasi tutta la gamma di merci fornite dalla Russia, ad eccezione dei fertilizzanti azotati. Per altri tipi di fertilizzanti, il Copa-Cogeca chiede un forte aumento delle quote di importazione.
Le imprese europee vogliono avere normali rapporti commerciali con la Russia. Ma non è lo stesso per l’Unione europea politica..
Non solo con la nuova amministrazione statunitense la questione sanzioni è doppiamente dolorosa per la UE, visto che Trump sta riprendendo i rapporti diplomatici e dunque successivamente economici con Mosca.
Anna Lotti
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