SANZIONI. Export turco sotto osservazione per vedere ciò che va verso Mosca

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Gli Stati Uniti esamineranno i dati di marzo e aprile sugli scambi commerciali tra Turchia e Russia per verificare l’impatto dell’impegno di Ankara a bloccare il transito di merci occidentali sottoposte a sanzioni verso gli importatori russi.

Stando a quanto dichiarato da James O’Brien, capo dell’Ufficio di coordinamento delle sanzioni del Dipartimento di Stato americano, ripreso da Reuters, i funzionari turchi sono stati “molto chiari” con vari governi e agenzie sull’introduzione di un divieto di riesportazione di merci sanzionate verso la Russia, anche se Washington deve ancora vedere l’impatto del cambiamento.

«Ci vorrà un po’ di tempo per vederlo, ma vedremo i dati commerciali di marzo e aprile e ci aspetteremo di vedere questo commercio calare drasticamente», ha dichiarato O’Brien, aggiungendo: «Sono i numeri. È l’unica cosa che mi interessa (…) Stiamo chiarendo che questa è una priorità molto alta per il G7 – la Russia sta usando questi beni per produrre armi», ha detto O’Brien.

Gli Stati Uniti e gli alleati hanno imposto ampie sanzioni alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina alla fine di febbraio dello scorso anno, ma Mosca si è rivolta alle rotte commerciali attraverso la Turchia, Hong Kong, gli Emirati Arabi Uniti e altri Paesi, comprese le nazioni dell’Asia centrale, per mantenere aperti i canali di approvvigionamento di beni essenziali, tra cui i semiconduttori. I microchip sono tra gli articoli “a duplice uso” che possono essere ordinati da importatori non militari, ma che possono poi essere passati agli appaltatori della Difesa.

Il governo turco ha consegnato alle aziende un elenco di merci straniere vietate e ha ordinato alle aziende di non trasbordare i prodotti in Russia a partire dal 1° marzo, ha dichiarato il mese scorso l’Associazione degli esportatori di metalli ferrosi e non ferrosi di Istanbul.

Nel frattempo, la Russia, cercando di rafforzare le proprie esportazioni nonostante le sanzioni, ha iniziato a consegnare merci alla Turchia attraverso l’Abkhazia, una repubblica autoproclamata in Georgia sotto il controllo russo, secondo quanto riportato dai media locali. La stampa ipotizza che questo commercio possa in parte rappresentare un altro tentativo della Russia di eludere le sanzioni internazionali attraverso la riesportazione verso Paesi terzi.

Il primo vicepresidente del Comitato doganale di Stato dell’Abkhazia, Alias Labakhua, ha confermato che una locomotiva che trainava 62 container era arrivata in Abkhazia ed era destinata alla Turchia. Secondo Labahua, il treno sarebbe poi tornato in Russia con un altro carico, riporta BneIntelliNews.

La scorsa settimana è stato registrato il primo arrivo a Sukhumi, in Abkhazia, di un treno portacontainer russo che trasportava 62 container e 2.700 tonnellate di carico, ha riferito Sova. Sembrava che il carico dovesse essere trasbordato in Turchia su una rotta del Mar Nero via nave.

Lucia Giannini

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