
Sessantamila nuovi casi all’anno. Suddivisi in carcinomi infiltranti e in situ, i tumori della mammella si confermano tra le neoplasie più frequenti in tutte le età della donna.
È Corrado Tinterri, direttore della Breast Unit IRCCS Istituto Clinico Humanitas, a far luce sui dati ad oggi disponibili, spiegando come occorra «particolare attenzione nei confronti delle donne under 50; considerati i controlli non effettuati a causa della pandemia e che si stanno purtroppo traducendo in una maggiore gravità delle diagnosi una volta arrivate in ospedale».
Della stessa opinione è la Commissione Europea alla Salute: i rispettivi portavoce definiscono, infatti, la lotta al carcinoma del seno il primo obiettivo da perseguire a livello dell’intera comunità internazionale. Finalità la cui asticella va mantenuta alta: senza sosta e senza venir meno agli investimenti in ricerca, diagnosi precoce e prevenzione.
Dalla prevenzione senologica prende spunto il festival di Humanitas il cui traguardo è diffondere, il più capillarmente possibile, le tante storie di rinascita raccolte lungo buona parte dello Stivale italiano. Un festival nato cinque anni fa e che racchiude nel titolo “Sorrisi in Rosa” la sostanza delle voci di donna riunite nel volume Sorrisi in Fiore. Libro voluto a celebrare l’iniziativa, grazie alla pubblicazione di 100 testimonianze concrete – dalla A di Adriana alla Z di Zaira -, 100 racconti, 100 pillole di quella sana energia femminile capace di far fronte alla malattia sprigionando coraggio e condivisione.
Ogni storia è stata associata a un fiore e punta alla consapevolezza del dover infrangere, quanto prima, il muro dei tabù e delle paure che ancora resistono attorno al male. Così da compiere un fondamentale passo in avanti verso la tutela della salute di migliaia di persone.
«Una volta la parola tumore – scrive il popolare conduttore tv Gerry Scotti nella prefazione – veniva sussurrata, quasi fosse un male da non pronunciare a voce alta». Subentrava la vergogna o peggio la frustrazione del non voler dire e del non fare sapere a chi stava attorno. Sentimenti crudi, vissuti in maniera forse più dolorosa della stessa malattia.
Il progetto Sorrisi in Rosa è frutto della collaborazione nata fra i medici senologi di Humanitas, la fotografa Luisa Morniroli e la scrittrice Cristina Barberis Negra proprio per alimentare il concetto della prevenzione. Non a caso, nel libro trovano spazio le esperienze dirette dei professionisti in affiancamento al lavoro svolto dalle molteplici madrine: Beatrice Venezi, Barbara Stefanelli, Roberta Mirata, Martina Rodini, Carla Diamanti e Agnese Innocente. Figure preziose al pari delle associazioni che hanno offerto il loro patrocinio: aBRACAdaBRA, Amiche per Mano, Europa Donna, Il filo della vita, LILT Milano – Bergamo, Mettiamoci le tette, Fondazione ONDA, Pink Amazon, WALCE.
Il volume è disponibile sul sito www.sorrisinrosa.it (i fondi raccolti verranno destinati alla Fondazione Humanitas per la Ricerca a sostegno delle linee progettuali mirate ai tumori femminili).
Marco Valeriani