SALUTE. Dormire poco e male predispone a molte malattie

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Nel nostro Paese un adulto su quattro soffre d’insonnia. Secondo le ultime indagini svolte dall’Associazione Italiana Medicina del Sonno, superano i tredici milioni gli italiani che lamentano problematiche legate al riposo notturno. C’è di più: l’insonnia, lo dimostrano i recenti studi epidemiologici, è soprattutto un disturbo tipico della sfera femminile.

La prevalenza dell’insonnia incrementa con l’età e dalla pubertà in poi si osserva una netta predominanza del disturbo nelle donne rispetto agli uomini. Tra le cause scatenanti, il ruolo che gli ormoni sessuali rivestono nella regolazione del sonno: estrogeni e progesterone sembrano, in maniera diversa, favorire l’addormentamento e la continuità dello stesso.

Un altro fattore di rilievo potrebbe coincidere con la maggior “inclinazione” del sesso femminile a sviluppare disturbi dell’umore; pertanto ansia e depressione finirebbero a loro volta col riverberarsi – in negativo – sulla qualità del sonno.

L’insonnia è altresì un disturbo ricorrente nei malati di tumore. Si calcola che colpisca più del 40% dei pazienti e ne peggiori sensibilmente la vita di tutti i giorni. In simili circostanze, l’agopuntura può venire in aiuto perché rimedio efficace e scevro da effetti collaterali.

«Dopo due mesi di trattamento settimanale, il 43% delle donne con carcinoma mammario è riuscito a sconfiggerla».

Il dato emerge dall’ultima tavola rotonda organizzata dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata svoltasi a Roma e che ha portato all’attenzione pubblica le risultanze ottenute dal lavoro condotto all’interno dell’Oncologia dell’Ospedale IDI su donne con tumore del seno e in terapia ormonale.

«Abbiamo fatto svolgere alle pazienti una seduta settimanale di agopuntura» dice Paolo Marchetti, direttore scientifico IDI, ordinario di Oncologia all’Università La Sapienza e presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata. «Dopo solo due mesi i cambiamenti nella qualità e nella quantità del sonno sono stati molto positivi. Oltre il 43% delle partecipanti ha ottenuto la remissione completa del disturbo ed è riuscita a battere l’insonnia. Pertanto abbiamo dimostrato, in modo scientifico, le ottime proprietà benefiche di un trattamento che non presenta alcun effetto collaterale».

«La medicina tradizionale cinese sta assumendo un ruolo peculiare nella cura di alcuni disturbi» spiega Fabrizio Jacoangeli, docente della Scuola di Agopuntura Energetica e Tradizionale a Roma. «L’agopuntura agisce su alcuni meccanismi fisiologici e psicologici. È in grado di eccitare i recettori e le fibre nervose del tessuto stimolato. Questi a loro volta attivano, attraverso contrazioni muscolari, effetti su alcune funzioni d’organo. In oncologia può rivelarsi utile poiché interviene sui benefici indotti dalle terapie occidentali e agisce contro gli effetti collaterali. L’agopuntura produce un’azione detossificante che modera le controindicazioni delle terapie anti-neoplastiche vedi i danni epatici o cardiaci».

Ancora una volta sono gli studi clinici a far capire che dormire poco e male predispone allo sviluppo di numerose patologie organiche e psichiche. Il poco sonno può innalzare il rischio d’ipertensione arteriosa e di altre malattie cerebrovascolari. Il sonno, per fare un esempio pratico e riconoscibile da tutti, sembrerebbe agire da spazzino del cervello, eliminando le sostanze tossiche che vi si accumulano durante la veglia favorendo il là ai meccanismi neurodegenerativi. L’insonnia non a caso è stata riconosciuta fattore predisponente all’Alzheimer.

Marco Valeriani

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