SALUTE. Cancro al seno: donne sedentarie e fumatrici. Troppo alcol a tavola

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Cancro al seno: le donne italiane sono troppo sedentarie. Nel nostro Paese quasi il 28% della popolazione “in rosa” accusa evidenti problemi di peso; l’11% è obeso, il 15% non rinuncia alla sigaretta e circa il 9% consuma alcolici in quantità eccessive. Saverio Cinieri, presidente dell’AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) lancia l’allarme sugli stili di vita scorretti.

«Le abitudini sbagliate crescono con il progredire dell’età. La prevenzione si fa sia a tavola – grazie a una dieta equilibrata – sia praticando regolare attività fisica. Senza dimenticare l’autopalpazione e il rispetto dell’adesione agli screening programmati».

Nel 2022, le nuove diagnosi di tumore al seno hanno raggiunto quota 55.700; mentre 834.200 donne vivono dopo la diagnosi. La sopravvivenza a 5 anni è dell’88% e supera il 90% se la malattia è “presa” nello stadio iniziale.

Da qui il nuovo impegno dell’AIOM nella produzione di materiale informativo, corsi di formazione per i medici di base e attività a 360 gradi sui Social.

«Gli stili di vita sani – chiariscono da AIOM – possono ridurre del 27% il rischio di tumore del seno. In Italia, però, il 36,9% delle donne è sedentario, il 26,8% è in sovrappeso e l’11,1% obeso, il 15,3% fuma e l’8,7% consuma troppo alcol. Questi comportamenti aumentano la probabilità di carcinoma mammario e altre neoplasie e gravi malattie: cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative. La frequenza degli stili di vita scorretti s’innalza con l’avanzare dell’età, proprio quando il rischio di cancro del seno è più alto anche per i cambiamenti ormonali legati alla menopausa. La sedentarietà passa dal 30,2% delle 45-54enni al 31,9% delle 55-59enni fino al 36% delle 60-64enni, il sovrappeso dal 25,6% delle 45-54enni al 30% delle 55-64enni, il consumo di alcol dal 7,5% delle 45-64enni al 9,3% delle 65-74enni».

Cosa farà nel concreto AIOM? Si parte con la prima campagna nazionale rivolta alle donne dai 20 anni in su: l’obiettivo dichiarato è favorire buoni stili di vita a tutte le età e ridurre in modo significativo l’incidenza e la mortalità da carcinoma mammario.

«Indirizzata alla popolazione femminile con messaggi diretti: si concentra soprattutto sui fattori di rischio modificabili per prevenire il tumore del seno e, a cascata, tutte le patologie influenzate dagli stili di vita. Una campagna a tutto tondo che, partendo dal tumore al seno, preservi la salute della donna in toto».

Opuscoli sugli stili di vita sani verranno distribuiti nelle farmacie e negli ambulatori dei medici di medicina generale. Ognuno di essi avrà un messaggio specifico: lotta al fumo, dieta scorretta, consumo eccessivo di alcol, sedentarietà e sovrappeso.

L’eccesso di peso, specie in post menopausa, può infatti accrescere il rischio di tumore del seno: il tessuto adiposo è la principale fonte di sintesi di ormoni estrogeni circolanti, con eccessivo stimolo ormonale sulla ghiandola mammaria.

«La dieta mediterranea – spiegano da AIOM – che ha come caposaldo l’olio extravergine di oliva, ha dimostrato un’efficace azione protettiva. Particolare attenzione va posta altresì verso l’alcol, un vero nemico della salute del seno. Cinquanta grammi di alcol al giorno, pari a poco più di tre bicchieri, determinano un aumento del rischio di cancro della mammella del 50% rispetto a chi non beve».

Marco Valeriani

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