
Il Marocco ha intrapreso l’iniziativa internazionale di favorire l’accesso degli Stati del Sahel all’Oceano Atlantico, e l’ammodernamento delle infrastrutture di questi paesi al fine di collegarli alle reti di trasporto e ai sistemi di comunicazione situati nel loro ambiente regionale.
Lo ha dichiarato Mohammed VI, Re del Marocco, in occasione del 48esimo anniversario della Marcia Verde.
Il Sovrano, ricordando l’importanza dell’Africa atlantica e del suo potenziale, si è detto convinto che questa iniziativa trasformerà sostanzialmente l’economia dell’intera regione, garantendo che il Marocco «è disposto a mettere a loro disposizione le proprie infrastrutture stradali, portuali e ferroviarie».
Tuttavia, ha detto, nonostante la qualità delle sue risorse umane e l’abbondanza delle sue risorse naturali, l’Africa atlantica presenta ancora un deficit significativo in termini di infrastrutture e investimenti, sottolineando la strategia progettuale del gasdotto Marocco-Nigeria,«considerato come una leva di integrazione regionale volta a riunire le condizioni per un decollo economico comune, per innescare una dinamica favorevole allo sviluppo della fascia atlantica».
Per superare le difficoltà e risolvere i problemi che affliggono gli Stati fratelli del Sahel, il Sovrano ha insistito sul fatto che la soluzione non può essere esclusivamente di sicurezza o militare, ma deve basarsi su un approccio di cooperazione e di sviluppo comune.
A questo proposito, il Re ha ricordato l’iniziativa del Marocco che ha portato alla creazione di un quadro istituzionale che riunisce i 23 Stati dell’Africa atlantica, con l’obiettivo di consolidare la sicurezza, la stabilità e la prosperità condivisa nella regione.
«Il mio obiettivo è trasformare la regione atlantica in uno spazio per l’interazione umana e l’integrazione economica, e assicurarmi che svolga un ruolo chiave a livello continentale e internazionale» ha detto Mohammed VI.
«Per questo cerco di assicurarmi che i grandi progetti avviati nelle nostre province del Sud siano completati e che ci siano servizi e infrastrutture legati allo sviluppo umano ed economico. Un altro obiettivo è facilitare la connettività tra i diversi paesi che si affacciano sull’Atlantico, fornire mezzi di trasporto, costruire piattaforme logistiche e considerare lo sviluppo di una flotta marittima commerciale nazionale forte e competitiva. Per tenere il passo con il progresso economico e l’espansione urbana osservati nelle città marocchine del Sahara, dobbiamo proseguire i nostri sforzi per sviluppare un’economia marittima che contribuisca alla prosperità nella regione e sia al servizio dei suoi abitanti» ha poi aggiunto.
Redazione