SAHARA OCCIDENTALE. Creata la rete maghrebina di sostegno all’iniziativa di autonomia

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Numerose eminenti personalità maghrebine di diversi orizzonti, intellettuali, politici, associazioni, hanno creato recentemente a Laayoune una struttura civile per il sostegno al piano di autonomia, chiamata la Rete per l’applicazione del piano di autonomia nel Sahara.

La creazione di questa rete, di cui la presidenza è stata affidata all’ex ministro tunisino degli Affari esteri, Ahmed Ounaies, è stata annunciata in occasione del primo forum maghrebino di sostegno al piano di autonomia nel Sahara, sotto la sovranità marocchina, che si è tenuto a Laayoune.

Nel corso di tale evento, Ounaies ha sottolineato che la sovranità del Marocco sul suo Sahara è “una pietra angolare” per la creazione di una Unione maghrebina stabile, equilibrata ed efficace, rilevando che il piano di autonomia è la soluzione seria e credibile che garantisce la stabilità della sua regione e il suo progresso.

«Il piano di autonomia proposto dal Marocco dal 2007 ha ricevuto un grande sostegno internazionale, e noi Maghrebini non possiamo che impegnarci nella stesso approccio  poiché è nostro dovere sostenere la sovranità del Marocco per preservare la sovranità e l’integrità terriotoriale del nostro Paese», ha indicato a sua volta il giornalista algerino Walid Kabir, presidente dell’Associazione maghrebina per la pace, la cooperazione e lo sviluppo,  organizzatrice del Forum.

Ha osservato che il piano di autonomia sarà un modello da seguire in materia di decentramento e di governance locale nell’ambito degli Stati nazionali.

I participanti al Forum hanno sottolineato che il conflitto artificiale intorno al Sahara marocchino è considerato uno dei principali ostacoli alla realizzazione di una Unione maghrebina forte e solidale, rallegrandosi delle realizzazioni compiute dal Regno in materia di attuazione della regionalizzazione avanzata.

Hanno anche rilevato che le attuali sfide sul piano regionale e internazionale esigono la solidarietà e la cooperazione tra i Paesi della regione, ricordando l’apertura di Consolati generali di diversi Paesi del mondo a Laayoune e Dakhla.

La rete, il cui ufficio è composto da 15 membri rappresentanti i cinque Paesi della regione (Tunisia, Libia, Algeria, Mauritania e Marocco), mira in particolare a sostenere  il piano di autonomia nel Sahara marocchino sotto la piena sovranità del Regno, a riunire tutti i maghrebini di diversi orientamenti che credono in una vera Unione maghrebina  di cooperazione e sviluppo e la costruzione di società solidali che incoraggiano la convivenza e il ravvicinamento intellettuale.

Tale nuovo quadro lavorerà anche  per combattere le idee separatiste e incoraggiare la costruzione di un’economia maghrebina competitiva, creatrice di posti di lavoro e generatrice di ricchezze.

Redazione