Le iniziative russe politico-militari prese in Ucraina, Siria e su altri scenari hanno avuto anche lo scopo di aumentare la popolarità di Vladimir Putin dopo il brusco calo della sua popolarità nel 2018.
La popolarità di Putin, riporta Asia Times, è crollata nel 2018 per motivi che non avevano nulla a che fare con la questione ucraina, la flotta del Mar Nero o la Siria bensì per le riforme pensionistiche, in particolare, l’innalzamento dell’età pensionistica, che hanno dato vita a diffuse proteste in tutto il paese, nonostante siano state introdotte nell’euforia della recente Coppa del Mondo di calcio.
A questa fonte di malcontento è aggiunto anche il previsto aumento del costo degli alloggi comunali. Con l’incremento della spesa militare che grava sul suo bilancio, è probabile che questi problemi continuino a suscitare malumori nella cittadinanza russa; malumori di cui con l’attuale sistema politico e con l’opposizione che non ha praticamente voce in capitolo, Putin e il suo esercito non dovrebbero sentire alcun impatto, almeno nel breve periodo.
Sul fronte economico, le sanzioni imposte dagli Stati Uniti offrono a Putin molte opportunità per ricordare ai russi chi siano i veri nemici mentre lui e altri politici hanno lo scopo di promuovere l’autosufficienza del paese. La Russia sembra resistere sorprendentemente bene alle sanzioni e persino sembra riesca a espandere la propria economia.
Secondo il Fmi, l’economia russa, grazie alla ripresa della domanda interna e all’aumento dei prezzi del carburante, crescerà più velocemente del previsto.
La crescita della Russia raggiungerà l’1,5-1,8% nel 2019, mentre l’inflazione dovrebbe salire al 5,1%, secondo il World Economic Outlook del Fmi. Il trend economico positivo è strettamente legato all’aumento dei prezzi del gas e del petrolio, che però sono vulnerabili alle fluttuazioni del mercato che sfuggono al controllo di Mosca.
A tutto ciò va aggiunta la scarsa salubrità del settore bancario: delle banche private sono recentemente fallite e il settore, in generale, sta affrontando problemi di qualità del credito e di redditività, che rendono diffidenti investitori e imprese. Il settore finanziario russo ha dalla sua elevate riserve di valuta estera, grandi attività esterne e, in generale, solide posizioni fiscali.
Anna Lotti