Il Grande Gioco di Putin in Asia Centrale

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UZBEKISTAN – Samarcanda 08/09/2016. Il presidente russo Vladimir Putin ha promesso il suo sostegno alla nuova leadership uzbeka.

Putin è volato a Tashkent per rendere omaggio alla salma di Islam Karimov, morto il 2 settembre scorso. Come riporta Rossiya 24, Putin ha abbracciato commosso il primo ministro Shavkat Mirziyoyev, il favorito nella corsa alla successione. Al contrario, gli Stati Uniti stanno facendo pressioni sui nuovi dirigenti in tema di diritti umani e hanno inviato un diplomatico di medio livello ai funerali di Karimov.
«Ci auguriamo che sarà portato avanti tutto quello che Islam Abduganiyevich (Karimov) ha iniziato» ha detto Putin a Mirziyoyev, su Rossiya 24 «Da parte nostra, faremo di tutto per sostenere il percorso di sviluppo dell’Uzbekistan. Potete contare pienamente su di noi come vostri amici più affidabili». La visita e il modo usato da Putin puntavano sul candidato Mirziyoyev, che ha accolto e accompagnato il presidente russo. Mirziyoyev, a sua volta, ha detto a Putin: «Continueremo a sviluppare quel ponte costruito assieme a Islam Abduganiyevich per tanti anni», ha detto. La visita di Putin ha evidenziato la competizione tra le potenze mondiali per l’influenza nella zona centroasiatica, ricca di risorse. Ore prima dell’arrivo di Putin, Daniel Rosenblum, vice assistente segretario per l’Asia centrale presso il dipartimento di Stato americano, ha detto ai giornalisti, a Tashkent, di aver incontrato il ministro degli Esteri uzbeko, Abdulaziz Komilov. Karimov per anni si è presentato come l’unico baluardo contro una possibile ondata islamista in Uzbekistan, ha manovrato con successo tra la Russia e gli Stati Uniti per avere il sostegno per le sue politiche, nonostante le critiche occidentali per i diritti umani.
Sotto il suo governo, tra alti e bassi, l’Uzbekistan è riuscito a stringere stretti rapporti con Washington, che ha utilizzato le basi aeree uzbeke per rifornire le forze in Afghanistan. Karimov poi ha preso le distanze da Mosca nel 2012, quando Tashkent ha sospeso la sua adesione l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva, considerata come un contrappeso alla Nato.
Ma l’Uzbekistan, la nazione più popolata dell’Asia centrale, rimane fortemente dipendente dal puntosi vista economico dalla Russia: almeno 2 milioni di uzbeki lavorano all’estero, per lo più in Russia.