RUSSIA. S&P rivede il ranking di Mosca

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La Russia ha ricevuto un tanto atteso aggiornamento del rating sovrano da parte di S&P Global, una notizia destinata a rafforzare l’afflusso di capitali nei suoi mercati finanziari appena poche settimane prima delle elezioni presidenziali. S&P Global Ratings ha innalzato i rating del credito sovrano russo a lungo e a breve termine in valuta estera al livello di investimento “BBB-/A-3” rispetto al cosiddetto livello spazzatura “BB+/B”.

L’aggiornamento può essere considerato dai mercati finanziari e dal governo russo come un’approvazione degli sforzi del paese, la cui economia dipende principalmente dal petrolio, per far ripartire il suo percorso di crescita economica. Le autorità russe hanno considerato anche i rating come un indicatore del sentimento occidentale verso le politiche di Mosca, prima delle elezioni presidenziali del 18 marzo, che il presidente Vladimir Putin dovrebbe vincere agevolmente, riporta Reuters.

Il ministro delle Finanze Anton Siluanov, che nel 2014 ha definito i declassamenti del rating della Russia «politicamente motivati» dalla crisi ucraina, ha detto, il 24 febbraio, che la decisione di S&P è stata anticipata e logica. «L’assegnazione del rating di investimento certamente aumenterà l’interesse degli investitori in Russia, non solo per investire in beni statali, ma anche in attività private», ha detto Siluanov.

Il ministero delle Finanze russo aveva detto, in precedenza, di aspettarsi che le agenzie di rating internazionali aggiornassero quelle della Russia dopo aver vissuto le turbolenze economiche nel biennio 2014-2015. Ma le agenzie hanno evitato decisioni rapide, mentre osservavano l’effetto delle sanzioni occidentali e la tiepida attività economica della Russia.

L’aggiornamento di S&P è il secondo rating investment grade della Russia; Fitch ha anche un investment grade sulla Russia che ha lasciato invariato al momento. Gli operatori del mercato si aspettano un aumento della domanda di obbligazioni statali russe, in quanto i principali fondi internazionali richiedono almeno due livelli di investimento per investire negli strumenti finanziari di un paese. Nella sua relazione, S&P ha abbassato le prospettive di rating della Russia a stabile da positivo, ma ha detto che si aspetta «ampia continuità politica e stabilità macroeconomica» dopo le elezioni; «a più lungo termine, i risultati limitati e l’incertezza sulla successione dei poteri potrebbero compromettere la prevedibilità delle priorità politiche».

L’agenzia ha elogiato la risposta politica della Russia alla diminuzione dei prezzi delle materie prime e alle sanzioni internazionali, evidenziando la sua forte posizione patrimoniale netta con l’estero, il basso debito pubblico e la politica monetaria della banca centrale. Prevede una crescita economica dell’1,8% quest’anno, continuando a recuperare fino al 2021, nonostante, ha osservato, le sanzioni occidentali in vigore: «Le sanzioni continueranno a limitare la crescita tendenziale e gli sforzi di diversificazione economica della Russia a causa dell’elevata incertezza degli investitori e dei vincoli al trasferimento tecnologico».

Graziella Giangiulio