Ampliata l’area operativa russa in Siria

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RUSSIA – Mosca 14711/2015. La Russia ha ampliato i suoi attacchi aerei passando da sei a otto province della Siria su obiettivi dello Stato Islamico.

«L’undici e dodici novembre sono stare effettuate 107 missioni, durante le quali sono state colpite 289 strutture nelle province di Aleppo, Damasco, Idlib, Latakia, Hama, Daraa, Homs, Deir ez-Zor» ha detto ai giornalisti il 13 novembre, presso la base aerea “Hmeymim” di Latakia il portavoce della Difesa russa generale Igor Konashenkov, riporta Ria Novosti.
Secondo Konashenkov, 184 attacchi hanno distrutto zone fortificate e difensivi, 50 punti di supporto con attrezzature e armamenti militari, 34 posti di comando. Inoltre, sono stati eliminati 16 depositi di munizioni e carburante, tre campi di addestramento, due impianti per la produzione di munizioni e Ied. Bombardieri russi hanno continuato a distruggere magazzini e strutture dello Stato Islamico come a Damasco, Homs e i depositi di Jabhat al Nusra di El Latamna nella provincia di Hama, e nei pressi della città di Maaret En Nuuman a Idlib. Konashenkov ha aggiunto che oltre ad obiettivi fissi sono anche stati colpiti e distrutti depositi di veicoli blindati e auto nonché depositi e convogli di carburante diretti verso il confine siro-iracheno. Secondo le informazioni ricevute tramite l’Information Center di Baghdad, tutti i gruppi terroristici nella provincia di Latakia hanno evacuato la zona; si tratterebbe di una prova indiretta che la sicurezza della base aerea, “Hmeymim” garantita dal contingente russo e dalle forze armate della Repubblica araba siriana, è affidabile.
Konashenkov ha poi smentito che all’interno della base ci fossero sistemi missilistici S-400.