RUSSIA. Si allunga la lista degli agenti stranieri tra i media

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La Russia ha designato il 14 maggio VTimes, un media online indipendente, come “agente straniero”, proprio mentre le autorità aumentano la pressione sui media liberali. La decisione del ministero della Giustizia è arrivata meno di un mese dopo che anche Meduza, un popolare sito di notizie in lingua russa, che ha sede in Lettonia, ha ricevuto la stessa etichetta, costringendolo a lanciare una campagna di crowdfunding per sopravvivere alla perdita di entrate pubblicitarie.

VTimes è stato aggiunto alla lista degli “agenti stranieri” perché è registrato nei Paesi Bassi, ha detto il Ministero russo in una dichiarazione, ripresa da Afp.

Il sito di notizie è stato fondato l’anno scorso dai redattori anziani e dai giornalisti del quotidiano economico Vedomosti, che hanno lasciato la testata dopo la nomina di un caporedattore pro-Cremlino.

Gruppi o individui identificati come “agenti stranieri” in Russia devono rivelare le loro fonti di finanziamento ed etichettare le pubblicazioni con una dizione ad hoc o pagare pesanti multe. L’etichetta è anche un deterrente per i potenziali inserzionisti e lo stigma rende anche difficile per i giornalisti svolgere il loro lavoro.

I critici del Cremlino dicono che durante i suoi due decenni al potere il presidente Vladimir Putin ha messo a tacere la maggior parte dei dissidenti e imbavagliato i media. I pochi media di opposizione e indipendenti che ancora operano in Russia sono oggi sotto enorme pressione.

La legislazione dietro il termine “agente straniero” è stata originariamente approvata nel 2012 per colpire le Ong. È stata ampliata per includere le organizzazioni dei media nel 2017 dopo che RT (ex Russia Today), finanziata dal Cremlino, è stata dichiarata un agente straniero negli Stati Uniti.

La Radio Liberty/Radio Free Europe finanziata dagli Stati Uniti – designata come “agente straniero” nel 2017 – ha recentemente dovuto subire una raffica di enormi multe per non aver rispettato la legge.

Anna Lotti