La Russia è ufficialmente senza casi conclamati di covid19; nel giro di 48 ore, tuttavia, i russi sembrano aver cambiato idea. Dal 18 marzo, tutte le frontiere del Paese sono state chiuse agli stranieri; Mosca ha vietato tutti gli eventi all’aperto e ha limitato gli incontri al chiuso a meno di 50 persone fino al 10 aprile e ai russi più anziani è stato detto di rimanere in casa.
Le scuole sono chiuse, così come le attrazioni turistiche e il governo ha annunciato un considerevole pacchetto di salvataggio per le imprese a rischio.
Ma ristoranti, bar e centri commerciali rimangono tutti aperti, anche se forse non per molto. La metropolitana di Mosca, molto utilizzata, che muove più di 9,4 milioni di passeggeri al giorno, continua a funzionare, anche se è notevolmente meno trafficata.
Le autorità dicono che, anche con i primi successi ottenuti nel trattenere il virus al di fuori del territorio russo, i casi sono in aumento e c’è ancora molto da fare. Ufficialmente, la Russia ha solo 114 casi confermati di coronavirus e nessun decesso confermato, riporta Cbc News. È un numero straordinariamente basso per un paese di 149 milioni di persone che condivide i confini terrestri con altri 14 paesi, compreso un confine di 4.200 chilometri con la Cina, dove l’epidemia di coronavirus è iniziata.
Con 116.000 test effettuati per il coronavirus e 114 risultati positivi, il rapporto tra i test effettuati in Russia e i casi positivi è dello 0,09%, il più basso tra tutti i paesi infettati dal coronavirus. Il secondo rapporto più basso è lo 0,3% di Taiwan, tre volte superiore a quello della Russia, riporta Moscow Times. Nemmeno le autorità russe, tuttavia, si fiderebbero di questi numeri.
Il 17 marzo, il presidente Vladimir Putin ha giudicato la situazione in Russia “sotto controllo”. Ma il paese ha comunque accelerato i tempi nei giorni scorsi, annunciando che vieterà l’ingresso di cittadini stranieri e apolidi fino al 1° maggio, nel tentativo di rallentare la diffusione del coronavirus.
Diversi medici e operatori sanitari, riporta Cmc News, ritengono che il carico di lavoro reale sia molto più elevato e che la Russia potrebbe nascondere centinaia di morti per coronavirus etichettandoli come qualcos’altro. Il periodico economico russo Rbc riporta che l’agenzia statistica statale russa, Rosstat, ha confermato che gli eventi di “polmonite” sono aumentati del 37% in Russia da gennaio 2019 a gennaio 2020; si tratta di quasi 2.000 casi.
Fino a poco tempo fa l’area di Mosca aveva tre ospedali per malattie infettive per curare i pazienti, ma al momento dell’epidemia di coronavirus nel mese di gennaio, ce n’era solo uno in funzione; le autorità sanitarie si stanno affrettando a costruire una seconda struttura per le malattie infettive nel sud-ovest della città, ma la data di apertura non è chiara.
Anna Lotti