
Il presidente russo Vladimir Putin, il 22 agosto, in una riunione del Consiglio per lo sviluppo strategico e i progetti nazionali ha affermato che la situazione di bilancio nel paese è stabile e non presenta alcun rischio. Ha osservato che entro la fine del 2023, l’eccedenza della spesa rispetto alle entrate ammonterà al previsto 2% del PIL.
Alla fine del 2022, la Russia è entrata nella top five delle maggiori economie del mondo, superando la Germania. Vladimir Putin ha molto insistito su questo aspetto parlando alla riunione del Consiglio per lo sviluppo strategico e i progetti nazionali. In seguito ha anche annunciato che vi sarà un aumento del salario minimo del 18,5% a partire dal 1° gennaio 2024. Questo per far si che l’inflazione non inghiotta i lavoratori russi. Sarà di certo complice la questione elettorale ma per i russi sarà una vera e propria boccata di ossigeno rispetto al riparo del costo del danaro che dall’8.5 è passato al 12%.
Complice del segno più l’opportunità per Mosca di vendere i prodotti petroliferi fuori dai tetti stabiliti dall’Unione Europea e Stati Uniti in mercati quali quello della Cina e ancora dell’India. E ancora la Russia si è classificata al primo posto in termini di volume di merci importate in Georgia per ferrovia nel II trimestre: la Russia rappresentava il 53,2% delle merci importate nella repubblica caucasica. Secondo il Servizio statistico nazionale della Georgia, il 26,7% delle merci del volume totale delle merci importate nel secondo trimestre di quest’anno ricade sull’Azerbaigian e il 3,3% sul Turkmenistan. Seguono Romania (2,6%), Turchia (2,3%), Cina (1%), Bielorussia (1%) e Kazakistan (0,5%).
Non solo, tra i capitoli che danno grandi introiti alla Russia quello dei cereali. I paesi dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN) hanno discusso della possibilità di fornire grano russo alla regione attraverso l’India e la Cina, ha detto il ministro indonesiano del Commercio Zulkifli Hassan, che presiede la riunione dei ministri dell’economia dell’organizzazione. Hassan ha parlato anche della possibilità di importare grano russo dalla Cina e dall’India.
«Sì, ora non è facile [importare grano dalla Federazione Russa] […]. Abbiamo discusso che se vogliamo semplificare le forniture, possiamo passare attraverso l’India o la Cina […]. Perché non abbiamo problemi con India e Cina», ha affermato il Ministro del Commercio dell’Indonesia.
Sempre in materia di grano il presidente turco Recep Tayyip Erdogan visiterà personalmente la Russia per colloqui con il suo omologo Vladimir Putin. Ci si aspetta che i politici discutano dell’accordo sul grano.
Anna Lotti