Russia, Puntin dà il la alla produzione di farmaci made in Russia

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RUSSIA – Mosca. Il governo russo vuole limitare gli acquisti di medicinali stranieri per proteggere e stimolare la produzione di prodotti farmaceutici interni. A riferirlo il giornale economico Vedomosti.

Le proposte avanzate dal Ministero dello sviluppo economico russo e del Ministero dell’Industria e del Commercio avrebbero proibito ai fornitori stranieri di fare offerte se i medicinali in questione sono prodotti internamente e vi sono almeno due alternative locali. L’unica eccezione potrebbe essere fatta per i farmaci destinati alla Bielorussia.

I dispositivi di legge sono ancora in fase di sviluppo, e saranno in linea con la recente decreto del presidente russo Vladimir Putin, in cui stabilisce che il 90 per cento dei farmaci di importanza strategica dovranno essere prodotti in Russia entro il 2018.

In termini finanziari, i farmaci esteri pesano sulla bilancia sanitaria russa per l’85 per cento ha riferito Sergei Shulyak, capo della ditta DSM gruppo di ricerca di marketing farmaceutico al giornale Vedomosti.

La percentuale più alta di farmaci importati è quella utilizzata negli ospedali che è pari al 70%. Negli ultimi anni, il 93 per cento dei farmaci più costosi acquistati dallo Stato sono stati importati, si legge nel giornale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico vuole che i fornitori indicano il Paese di origine, al fine di essere ammessi alle gare di acquisto pubbliche, mentre il Ministero dell’Industria e del Commercio, nella bozza di legge ha detto che i farmaci saranno classificati e indicati come locali se sono confezionati o etichettati in Russia a partire dal primo gennaio 2014. Da questa data in poi, i farmaci interamente prodotti in Russia, o quelli sostanzialmente importati ma che hanno almeno due fasi della produzione in Russia, saranno qualificati come domestici. Il direttore generale Viktor Dmitriyev della Pharmaceuticals Producers Association ha detto che queste proposte potrebbe tradursi in un incremento della produzione locale del 30 per cento per i produttori nazionali. Questa iniziativa legislativa potrebbe essere inefficace se le aziende russe di farmaceutici si rifiutano di partecipare alle gare di appalto pubbliche o se i farmaci inseriti nel registro nazionale poi non vengono prodotti realmente.