Nella giornata del 25 agosto si è appreso da fonti russe che Vladimir Putin ha aumentato le dimensioni delle Forze armate russe con un suo decreto. In passato erano 1.902.758, di cui 1.013.628 militari. Ora saranno 2.039.758, di cui 1.150.628 militari. Un passo nella giusta direzione, secondo il Cremlino; le nuove realtà politico-militari richiedono un aumento dell’esercito. Questo non sarà quasi certamente l’ultimo aumento delle dimensioni dell’esercito russo nei prossimi anni.
Il presidente ucraino Zelensky ha condannato l’evento di ieri: il “treno della pace” a Chaplino, regione di Dnepropetrovsk è stato colpito da un missile russo Iskander. Secondo quanto riportato dai media ucraini l’esercito russo avrebbe distrutto un treno che trasportava civili con un attacco missilistico. Nelle foto passate sui media ucraini si vedono vetture distrutte nei pressi dei binari ferroviari.
Secondo il ministero della Difesa russo, al contrario, il treno era carico di riservisti che veniva portato al fronte è stato colpito; sera quindi una tradotta militare, obiettivo legittimo. Secondo i dati del Ministero: «Si contano più di 200 vittime ucraine. Sono state distrutte anche attrezzature».
Dopo le dichiarazioni del ministero della Difesa russo, è emerso un video delle conseguenze dell’attacco al treno, dove sono chiaramente visibili le piattaforme con i veicoli militari, che si stavano recando nel Donbass insieme ai riservisti. «Si tratta», sempre secondo le fonti russe, «della più grande distruzione di personale ucraino, in un attacco ferroviario dall’inizio della guerra».
Nel frattempo i russi si preparano per una eventuale ritorsione in Crimea, e hanno pubblicato una mappa che mostra da dove gli ucraini potrebbero colpire. Si tratta della copertura delle città da parte dei sistemi di difesa aerea NASAMS 2 e IRIS-T SLM che l’Ucraina ha promesso di usare quando avrà la dotazione.
I cerchi sulla mappa mostrano la copertura di otto sistemi NASAMS-2, promessi da Stati Uniti e Norvegia (cerchio rosso – area di circa 50 km) e di tre sistemi IRIS-T, promessi dalla Germania (cerchio blu – 25 km) per 11 grandi città ucraine.
La mappa è indicativa. L’area di copertura della difesa aerea dipenderà dalle caratteristiche tecniche dei sistemi (ad esempio, IRIS-T può coprire fino a 40 km). Le città sono state scelte per dimostrare l’area di copertura.
Non si sa quando questi sistemi saranno consegnati all’Ucraina. La Germania dice “presto”, mentre gli Stati Uniti affermano che i NASAMS promessi non sono ancora stati prodotti.
Anna Lotti