RUSSIA. Più USA al confine: Mosca considera ogni attacco missilistico come nucleare

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Il mese scorso il Pentagono ha annunciato formalmente l’intenzione di richiamare dalla Germania il contingente militare statunitense: 6.400 uomini tornerebbero negli Stati Uniti e circa 5.600 altri verrebbero dislocati ad est, in paesi tra cui la Polonia e gli Stati baltici. Gli Stati Uniti sposteranno le truppe verso est verso i confini della Russia per “scoraggiare” Mosca, ha detto il Segretario alla Difesa americano Mark Esper.

«Il punto è: in pratica stiamo spostando le truppe più ad est, più vicino al confine russo per dissuaderli»”, ha detto il Segretario Usa, a Fox News. «La maggior parte degli alleati con cui ho parlato, o con cui ha parlato il mio staff, la considerano una buona mossa. Realizzerà tutti gli obiettivi che sono stati fissati. E francamente, abbiamo ancora 24.000 e più uomini in Germania, che quindi sarà ancora il più grande paese ospite di truppe americane. Il punto fondamentale è che il confine si è spostato man mano che l’alleanza è cresciuta», ha aggiunto Esper.

Esper ha anche ribadito la richiesta della Casa Bianca Trump che la Germania «paghi la sua giusta parte» nella spesa per la difesa, e ha detto che Berlino dovrebbe pagare anche più del 2% del Pil, come vuole la Nato, per aiutare l’alleanza a “tenere testa ai russi”».

Nell’intervista, Esper ha anche commentato le crescenti tensioni statunitensi con la Cina, accusando Pechino di non «seguire le leggi, le regole o le norme internazionali« e di non essere all’altezza dei suoi impegni, «sia che si tratti di Hong Kong… o delle loro azioni nel Mar Cinese Meridionale dove abbiamo ritenuto illegali le loro rivendicazioni marittime», riporta Sputnik.

Nel Congresso Usa, la decisione dell’Amministrazione Trump di ridurre la presenza militare statunitense in Germania ha suscitato critiche da entrambe le parti, che accusavano la Casa Bianca di indebolire le relazioni degli Stati Uniti con i suoi alleati e di minare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. La settimana scorsa, il Ministero della Difesa polacco ha annunciato che Varsavia ha raggiunto un accordo formale con Washington per ospitare altri 1.000 soldati americani sul suo territorio in sette diverse basi, con un totale di 5.500.

Mosca non è stata a guardare. La settimana scorsa è stato pubblicato un documento dello Stato Maggiore che riguarda la sicurezza nazionale e la deterrenza nucleare, pubblicato giornale ufficiale dell’esercito Stella Rossa.

La Russia, pratica, si riserva il diritto di utilizzare le sue capacità nucleari in caso di attacco missilistico sul suo territorio. Il documento è intitolato Sulle basi della politica di Stato della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare.

Il documento spiega che, poiché non è possibile determinare immediatamente se un attacco missilistico da parte di un avversario strategico abbia un carattere nucleare o convenzionale, qualsiasi attacco di questo tipo sarà considerato nucleare.

Anna Lotti