RUSSIA. Passaporti russi semplificati per Luhansk e Donetsk

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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che semplifica il rilascio dei passaporti russi ai residenti di alcune zone delle regioni ucraine di Luhansk e Donetsk.

Alla fine di novembre dello scorso anno, l’Ucraina ha limitato l’ingresso nel suo territorio agli uomini provenienti dalla Russia di età compresa tra i 16 e i 60 anni. Il Cremlino ha detto che Mosca non imporrà alcuna restrizione reciproca, ma, al contrario, renderà più facile per gli ucraini ottenere la cittadinanza russa. Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha sottolineato che le leggi non lo vietano, riporta Ria Novosti.

L’esame delle domande di ammissione alla cittadinanza della Federazione Russa verrà effettuato entro i tre mesi dalla dalla presentazione e le persone che hanno presentato domanda di cittadinanza della Federazione Russa  acquisiranno la cittadinanza della Federazione Russa dalla data della decisione amministrativa russa.

A dicembre 2018, il presidente russo aveva firmato una legge che conferisce al capo di Stato il diritto di determinare le categorie di stranieri che possono ottenere la cittadinanza russa in modo semplificato per scopi umanitari. Il ministero degli Interni ha detto che questo interesserà principalmente i residenti del sud-est dell’Ucraina. Attualmente in Russia ci sono più di un milione di persone provenienti da questa regione. Hanno diversi documenti: brevetti di lavoro, permessi di soggiorno, permessi di soggiorno temporanei. Hanno ottenuto l’asilo temporaneo o sono rifugiati e si tratta di 77.000 persone.

Già nel febbraio 2017, inoltre, Il presidente russo Vladimir Putin firmò un decreto sul riconoscimento dei documenti russi rilasciati a cittadini ucraini e agli apolidi residenti nei territori di alcune zone dell’Ucraina e delle regioni di Donetsk e Lugansk, per la soluzione politica della situazione in queste aree. Come affermato all’epoca dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, le autorità russe erano state guidate esclusivamente da preoccupazioni umanitarie.

Il riconoscimento fatto dalla Russia dei documenti della separatista Repubblica Popolare di Lugansk servì da strumento legale per far sì che queste persone potessero accedere ai servizi bancari russi, ad esempio. 

Maddalena Ingrao