Si è svolta l’8 e il 9 aprile la XXV assemblea del Consiglio russo sulla politica estera e di difesa. Vi prendono parte parlamentari ed esperti che si occupano di questi temi, oltre che membri del governo. Il capo del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione Russa Konstantin Kosachev non si aspetta molto dalla prossima visita in Russia del segretario di Stato Usa, Rex Tillerson.
«Non mi aspettavo molto da questa visita, credo che sia solo utile ad uno scambio di posizioni preparate in precedenza» ha detto Kosachev, ripreso da Ria Novosti.
Tillerson dovrebbe essere in Russia l’11 ed il 12 aprile. Sarà la sua prima visita nel paese come vertice della politica estera dell’amministrazione Trump. Si prevede che il diplomatico avrà colloqui con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
Kosachev anche detto che il recente bombardamento della della base siriana di Shayrat influenzerà i colloqui con Tillerson: «Naturalmente, questo fatto ha creato modifiche all’ordine del giorno», ha detto il parlamentare russo.
Secondo il presidente del Comitato difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Russia e Stati Uniti devono proseguire il dialogo, dipendono da questo dilaogo non solo le relazioni bilaterali, ma anche la sicurezza internazionale nel suo insieme detto Viktor Ozerov.
«Russia e Stati Uniti sono oggettivamente costrette, obbligate a condurre un dialogo, perché da esso dipendono non solo le nostre relazioni bilaterali, ma anche la sicurezza internazionale nel suo complesso». Ozerov ha poi detto., commentando l’attacco Usa su Shayrat che Mosca non sta cercando di «rilanciare il muro tra i nostri paesi».
In un precedente incontro con i vertici del Fsb, il presidente russo, Vladimir Putin Il presidente russo Vladimir Putin aveva detto che la situazione non stabile del mondo, l’intensificazione di sfide e minacce, hanno reso più forte la rivalità politico-militare: «Durante lo scorso anno la situazione nel mondo non si è stabilizzata, non è migliorata, invece, molte sfide e minacce esistenti sono peggiorate, hanno intensificato la rivalità politico-militare ed economica tra i centri globali e regionali di influenza, e tra i singoli Stati».
Anna Lotti