RUSSIA. Manifestazioni e arresti per sbloccare Telegram

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Circa 1.000 persone hanno partecipato a una manifestazione autorizzata per difendere la libertà di Internet nel centro della capitale russa.

«Un evento pubblico che è stato coordinato dalle autorità della città  di Mosca si sta svolgendo sul viale Accademico Sacharov. Circa 1.000 persone vi partecipano», ha dichiarato la polizia in un comunicato, ripreso da Xinhua. Al contrario l’organizzazione di volontariato White Counter ha detto che più di 2.000 persone hanno partecipato al corteo organizzato dal matematico Dmitry Bogatov e sua moglie, Tatyana Fyodorova. Diversi politici dell’opposizione hanno partecipato alla protesta, tra cui l’ex primo ministro Mikhail Kasyanov.

Poliziotti e agenti della Rosguard hanno gestito la sicurezza, prosegue il comunicato. La manifestazione mirava a sostenere il ricorso alla Corte costituzionale russa per revocare il divieto contro Telegram in Russia, riporta l’Interfax. Circa 30 persone sono state arrestate alla manifestazione per aver cantato slogan politici e per aver alzato cartelli con messaggi contro la censura su Internet. Alcuni utenti hanno eluso il blocco utilizzando reti Vpn.

Questa manifestazione si è svolta dopo che migliaia di manifestanti erano scesi in piazza a Mosca e San Pietroburgo il 1° maggio per protestare contro i tentativi del governo di limitare la libertà su Internet. Circa 10.000 persone si erano, inoltre, radunate a Mosca il 30 aprile per protestare contro il blocco di Telegram, inneggiando al fotto che il presidente Vladimir Putin fosse “un ladro”, riporta Rferl. 

La decisione di bloccare Telegram ha approfondito le preoccupazioni che il governo russo stia cercando di chiudere strade per il dissenso. Gli utenti russi, fine aprile, hanno avuto anche difficoltà ad accedere ai servizi di Google, come Gmail e YouTube, dopo che le autorità hanno bloccato alcuni indirizzi Ip del gigante Usa. Roskomnadzor ha bloccato Telegram e ha annunciato di aver inserito nella lista nera un numero imprecisato di indirizzi Ip di Google che Telegram stava utilizzando per eludere il divieto. Il disservizio è stato particolarmente avvertito a Mosca e San Pietroburgo, riporta The Moscow Times. Un simile blocco potrebbe danneggiare la diffusione delle notizie anche durante i prossimi campionati di calcio. 

Anna Lotti