RUSSIA. L’Africa si arma con Mosca

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Secondo l’Amministrazione russa, negli ultimi sei mesi i paesi africani hanno ordinato alla Russia hardware militare per un valore di circa un miliardo di dollari. Il direttore del Servizio Federale per la Cooperazione Tecnico-Militare, Fsvts, Dmitry Shugaev, ha detto, riporta Interfax, che «i rappresentanti della maggior parte dei paesi africani hanno confermato la disponibilità a sviluppare una cooperazione strategica con noi, anche in ambito tecnico-militare. Molti hanno espresso interesse per l’acquisto di attrezzature militari e di armi, per l’aumento delle quote di formazione del personale nazionale e per l’assistenza ai nostri specialisti in vari tipi di consultazioni. Ma la cosa più importante è che dall’ottobre 2019 nel portafoglio degli ordini dei Paesi africani per le armi russe  si è aggiunto circa un miliardo di dollari. Così, il vertice di Sochi ha dato un impulso tangibile, reale, alla nostra cooperazione con i Paesi del continente», riporta Defence Web.

Shugaev ha aggiunto che, nonostante l’opposizione e le sanzioni «stiamo andando avanti (…) Abbiamo un buon inizio: all’inizio di quest’anno, il portafoglio ordini era stimato a circa 55 miliardi di dollari. È importante che questa tendenza si sia mantenuta negli ultimi anni nell’ordine di 53-56 miliardi di dollari». Nel 2019 i maggiori clienti della Russia erano la Cina, l’India e l’Egitto; anche Turchia è stata un cliente importante, acquisendo i sistemi di difesa aerea S-400.

Secondo Shugaev, il 45% delle esportazioni militari russe sono legate all’aviazione, quasi un terzo delle attrezzature di difesa aerea e circa il 15% dei sistemi terrestri. Il resto è costituito da attrezzature navali e altri prodotti. Per quanto riguarda il covid-19, Shugaev ha detto che il virus potrebbe avere un impatto sul settore della difesa e ha già rallentato i negoziati con la Cina.

Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute, Sipri, le esportazioni di armi russe rappresentavano il 21% del totale delle esportazioni di armi nel mondo nel 2015-19, ma erano inferiori del 18% rispetto al 2010-14. Sebbene l’India sia rimasta il principale destinatario di armi russe nel 2015-19, rappresentando il 25% del totale, le esportazioni di armi russe verso l’India sono diminuite del 47% tra il 2010-14 e il 2015-19.

Nel periodo 2015-2019 la Russia ha consegnato armi importanti a 47 Stati. Il 55% delle sue esportazioni di armi è andato ai tre principali destinatari: India, Cina e Algeria. A livello regionale, gli Stati dell’Asia e dell’Oceania hanno rappresentato il 57% delle esportazioni di armi russe nel 2015-19, il Medio Oriente il 19%, l’Africa il 17%, l’Europa il 5,7% e le Americhe lo 0,8%.

Le esportazioni russe di armi importanti verso il Medio Oriente sono aumentate del 30% tra il 2010-14 e il 2015-19, ha detto il SIPRI. Nel 2015-19 l’Egitto e l’Iraq sono stati i principali destinatari delle esportazioni di armi russe verso il Medio Oriente, rappresentando rispettivamente il 49 e il 29% delle esportazioni di armi russe verso la regione. Le consegne in Iraq sono aumentate del 212% rispetto al 2010-14, mentre quelle in Egitto sono aumentate del 191%. Sebbene le forze russe sostengano il governo siriano nel conflitto in Siria dal 2015, le consegne di armi russe in Siria sono diminuite dell’87% tra il 2010-14 e il 2015-19, e hanno rappresentato solo il 3,9% delle esportazioni di armi russe in Medio Oriente e lo 0,7% del totale delle esportazioni di armi russe nel 2015-19.

I dati del SIPRI hanno mostrato che nel 2019 la Russia ha esportato 300 veicoli Terminator BMPT-72 in Algeria, ha concluso la consegna di 12 caccia Su-30K in Angola, ha fornito quattro sistemi di difesa aerea Pantsyr-S1 all’Etiopia e 300 missili anticarro AT-6 e diversi elicotteri d’attacco Mi-35M alla Nigeria. L’Egitto ha ricevuto dalla Russia missili anticarro AT-16 e AT-9, un satellite da ricognizione, elicotteri d’attacco Ka-52, caccia MiG-29M e missili aria-aria AA-11 e AA-12.

Anna Lotti