RUSSIA. La Siria potrebbe rientrare nella Lega Araba a breve

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L’ex segretario generale della Lega Araba Amr Moussa dice che il ripristino dell’appartenenza della Siria all’organizzazione non è lontano, visto che molti Paesi arabi sarebbero pronti a ristabilire legami con Damasco, mentre il governo siriano sta facendo gli ultimi passi per reclamare il pieno controllo del Paese.

«La Siria è un Paese arabo, e tornerà a far parte della Lega Araba nel prossimo futuro», ha detto Moussa a Sputnik Arabic il 17 febbraio a margine della 9° Conferenza sul Medio Oriente del Valdai Discussion Club a Mosca.

Ha aggiunto: «Il ruolo della Lega è ancora molto importante. Anche se stiamo parlando di un nuovo sistema arabo e regionale, non possiamo voltare le spalle al forum esistente fintanto che un tale ideale non è stato raggiunto. La Lega Araba è ancora l’unico forum che riunisce gli Stati arabi», riporta poi Press Tv.

L’ex ministro degli Esteri egiziano ha sottolineato che la Lega Araba è in grado di gestire i problemi che il mondo arabo sta affrontando e di risolvere le controversie tra i Paesi arabi: «La Lega Araba può giocare un ruolo importante nella risoluzione delle crisi arabe, sia attraverso la mediazione che unendosi ad altre potenze internazionali che si occupano di tali conflitti», ha detto Moussa.

La Lega Araba ha sospeso l’adesione della Siria nel novembre 2011, a causa della presunta repressione di Damasco sulle proteste dell’opposizione. La Siria ha denunciato la mossa come «illegale e una violazione dello statuto dell’organizzazione».

Nel gennaio 2019, il ministro degli Esteri tunisino Khemaies Jhinaoui ha chiesto alla Lega Araba di ripristinare l’adesione della Siria, affermando che il “luogo naturale” del Paese è all’interno dell’organizzazione. 

La questione di un possibile ripristino dell’appartenenza della Siria alla Lega araba viene dal Comando generale dell’esercito e delle forze armate siriane, che ha annunciato in una dichiarazione di lunedì che le forze governative hanno stabilito il pieno controllo su decine di villaggi e città nella campagna occidentale e nord-occidentale della provincia nord-occidentale di Aleppo.

Il mese scorso il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati della Siria ha scritto alle Nazioni Unite, sottolineando che l’operazione a Idlib e Aleppo «non si fermerà fino all’eliminazione di quei terroristi, che minacciano l’incolumità e la sicurezza dei civili siriani».

Anna Lotti