RUSSIA. Kiev potrà rivendere il gas russo

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Scompare il “Take or Pay“ dalla contesa tra Russia e Ucraina per la fornitura di gas. Gazprom e Naftogaz Ucraina sono a giudizio presso la Corte Arbitrale di Stoccolma dal giugno 2014. Oggetto della contesa sono contratti per la fornitura di gas dalla Russia all’Ucraina e quelli per il transito del gas attraverso l’Ucraina a partire dal 2009.

La società russa sta cercando di recuperare da Kiev 37 miliardi di dollari.

Secondo quanto riportato da “Naftogaz” e dal Ministero degli Esteri ucraino, la corte Arbitrale ha emesso già la sua sentenza sulla controversia con “Gazprom” per quanto riguarda il contratto di fornitura di gas, cancellando ha cancellato la clausola “take or pay”, revocando il divieto di riesportazioni. Di solito la clausola take or pay è diffusa nella pratica commerciale, e riduce al minimo i rischi del fornitore di beni o di servizi. Il compratore si impegna a pagare in ogni caso, una certa parte della fornitura, a prescindere degli acquisti effettivi. Kiev ha deciso di rivedere la formula di prezzo per il 2014. “Gazprom”, da parte sua, ha dichiarato che il documento era ancora da analizzare, ma in ogni caso riguarda solo fondamentali questioni legali e non contiene alcun importo.

L’Ucraina ha smesso di acquistare gas dalla Russia a novembre 2015, e nel 2016 per la prima volta non ha utilizzato gas russo per la stagione invernale e per il riscaldamento ha usato il pompaggio in rete delle riserve di stoccaggio, acquistato inversamente dall’Europa, in particolare dalla Polonia, dalla Slovacchia e dall’Ungheria. Di conseguenza, il paese ha iniziato la stagione fredda con riserve di gas naturale di 14,7 miliardi di metri cubi, circa 2 miliardi di metri cubi in meno rispetto gli ultimi due anni.

Il vice Presidente del Consiglio di “Gazprom” Alexander Medvedev, il 6 giugno ha detto che l’arbitrato di Stoccolma ha sì abrogato la norma take or pay ma che «non è abolita all’interno del contratto perché non c’è».

All’inizio “Gazprom”  aveva confermato la ricezione della decisione provvisoria e aveva dichiarato che il documento doveva ancora essere analizzato. La società ha osservato che la carta riguarda solo questioni giuridiche fondamentali e non contiene importi specifici. «Nel calcio, ci sono obiettivi importanti da conseguire e non il possesso a breve termine della palla», aveva commentato Medvedev la questione durante il recente Business Forum di San Pietroburgo.

Graziella Giangiulio