Il mondo degli affari di India, Emirati Arabi Uniti e Brasile e del Sud Globale andrà ad occupare lo spazio vuoto lascio da quello occidentale allo Forum economico di San Pietroburgo, Spief.
Lo Spief 2023 sarà quasi irriconoscibile rispetto allo SPIEF 2021, l’ultimo forum svoltosi prima della decisione del presidente russo Vladimir Putin di dare inizio alle operazioni militari in Ucraina, riporta BneIntelliNews.
In quell’anno vi parteciparono uomini d’affari occidentali, come l’amministratore delegato di TotalEnergies Patrick Pouyanné, il vicepresidente globale di EY Jay Nibbe e il presidente di American Express Barry Sheridan; così come politici occidentali, come il ministro svedese del Commercio estero Anna Hallberg, mentre i panel furono moderati da giornalisti occidentali, come il capo ufficio FT di Mosca Henry Foy.
L’evento del 2023 si presenterà molto diverso; l’unico politico europeo di rango sarà il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó; ma l’assenza degli europei non è la sola: anche i leader extraeuropei più vicini alla Russia no verrano come ha fatto il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.
Tra gli oratori previsti figurano il ministro della Sanità del Nicaragua, il ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, il capo dell’Amministrazione spaziale nazionale cinese.
Tra i relatori attesi figurano anche i più potenti uomini d’affari russi, come Oleg Deripaska, Alexey Mordashov e Leonid Mikhelson. Nel 2022, numerosi miliardari russi scelsero di non andare preoccupati dalle reazioni occidentali e dalle possibili sanzioni. Fatica inutile visto che comunque la maggior parte di loro è già oggetto di sanzioni.
Se nel 2021 si discuteva delle relazioni di Mosca con l’Unione Europea e il Nord America, oggi l’attenzione si è spostata verso sud. Il programma delle sessioni di Spief 2023 vedrà uomini d’affari, funzionari e giornalisti russi seduti accanto alle controparti del Sud globale per discutere di temi come la collaborazione tra i Paesi Brics nello spazio, la cooperazione giovanile con l’Iran e il turismo medico tra Russia e Medio Oriente.
Altri temi che hanno caratterizzato le precedenti edizioni del Forum di San Pietroburgo, come le nuove tecnologie, il commercio internazionale e il cambiamento climatico, saranno discussi con particolare attenzione al ruolo dei Paesi in via di sviluppo, al concetto di multipolarità per sostituire l’egemonia statunitense e al le diverse fasi della dedollarizzazione.
Inoltre, il Cremlino ha vietato la partecipazione ai giornalisti di “Paesi ostili” come il Regno Unito e gli Stati Uniti.
L’evento principale dello Spief 2023 sarà la sessione plenaria, con un discorso di Putin. Il Presidente russo dovrebbe affrontare il tema principale del forum, “Lo sviluppo sovrano come base di un mondo giusto”, concentrandosi sulla posizione della Russia a livello globale e sulla trasformazione dell’economia nazionale per promuovere partnership più forti all’interno dei Brics e della Sco.
Il 7 giugno scorso, Putin ha lanciato un messaggio di benvenuto al Forum, in cui ha affermato che «l’agenda ricca e sostanziale» degli eventi comprenderà «i profondi cambiamenti tettonici che stanno prendendo piede oggi», come «la formazione in corso di un mondo multipolare e gli sforzi della maggior parte dei Paesi per assicurarsi l’indipendenza politica ed economica».
Sarà in pratica lo specchio economico di quanto sta avvenendo già a livello politico.
Anna Lotti