RUSSIA. FSB: 5000 mujahideen ISIS alle porte

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Il direttore del Servizio Federale di Sicurezza della Russia, Fsb, dice che militanti dello Stato Islamico si sono ammassati nel nord dell’Afghanistan, vicino ai suoi confini con le ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale. Bortnikov è intervenuto il 21 maggio durante una visita in Tagikistan, che condivide un lungo confine con l’Afghanistan. Mosca esprime da anni la sua preoccupazione per le ricadute di Daesh in Asia centrale.

Gli esperti di sicurezza hanno detto che la Russia ha esagerato il numero di militanti per giustificare il suo avvicinamento ai talebani afghani e per suggerire ai governi dell’Asia centrale che hanno bisogno del sostegno della Russia per difendersi, riporta Rferl.

Le stime militari statunitensi riportano che ci sono circa 2.000 combattenti Isis in Afghanistan. Bortnikov ha detto di essere preoccupato per quello che ha chiamato il “reimpiego” di circa 5.000 combattenti Isis «nelle province settentrionali dell’Afghanistan». Bortnikov ha chiesto un controllo di frontiera più rigoroso per prevenire gli effetti diffusivi, come riporta khaama.com. Il direttore dell’Fsb russo Alexander Bortnikov ha fatto le sue osservazioni durante un incontro con i servizi segreti dei paesi ex sovietici a Dushanbe, secondo RT Television: «Particolarmente preoccupante è il ridispiegamento di gruppi terroristici nelle province settentrionali dell’Afghanistan», ha detto Bortnikov  che poi ha lanciato l’allarme su ‘Wilayat Khorasan’, branca locale dello Stato islamico, che è riuscito a raccogliere 5.000 combattenti nella zona.

Negli ultimi anni, la Russia è emersa come intermediario in Afghanistan, paese dove l’Unione Sovietica ha combattuto una guerra dal 1979 al 1989. In novembre, la Russia ha ospitato colloqui di pace tra i Talebani e le personalità politiche afgane. L’inviato di pace statunitense Zalmay Khalilzad ha accolto con favore i colloqui, anche se alcuni funzionari statunitensi hanno sostenuto che Mosca si stava promuovendo come intermediario di potere per sfidare il processo di pace sostenuto dagli Stati Uniti con i Talebani in Qatar.

L’Afp riporta poi il parere di un funzionario statunitense secondo il quale i terroristi Isis si stanno dirigendo in Afghanistan per continuare il loro jihad e prepara nuovi attacchi “spettacolari” contro gli Stati Uniti: «Sappiamo che alcuni di loro sono già tornati qui e stanno cercando di trasferire le conoscenze, le competenze e l’esperienza che hanno imparato laggiù», ha dichiarato il funzionario dell’intelligence Usa in condizione di anonimato. La spia americana ha inoltre aggiunto che: «Se non continuiamo la pressione antiterrorismo contro Daesh in Afghanistan, ci sarà un attacco nel nostro paese – e un attacco spettacolare – probabilmente entro l’anno».

Antonio Albanese