
Le forze navali russe del Mar Nero si sono esercitate a distruggere obiettivi nemici il 2 novembre, mentre Mosca si è irritata per la presenza di due navi da guerra statunitensi nella zona.
Il presidente Vladimir Putin ha detto il 1 novembre che le forze russe potrebbero osservare la nave della Us Navy Uss Mount Whitney «attraverso un binocolo o nel mirino dei suoi … sistemi di difesa» e si è lamentato dell’attività della Nato vicino ai confini della Russia, riporta Reuters.
Il 2 novembre, la flotta del Mar Nero ha detto che le sue navi avevano provato a distruggere obiettivi nemici e che i loro sistemi di difesa aerea erano stati messi in allerta nelle sue basi di Novorossiysk e nella Crimea, secondo Interfax: «Hanno… distrutto obiettivi aerei di un finto nemico con armi missilistiche antiaeree e artiglieria», si legge in un comunicato.
La Russia aveva precedentemente avvertito i paesi occidentali di non inviare navi da guerra nel Mar Nero e di avvicinarsi alla costa della Crimea, la penisola che ha annesso dall’Ucraina nel 2014. La Marina degli Stati Uniti ha detto il 1 novembre che la Uss Mount Whitney era arrivata a Istanbul e che presto si sarebbe unita ad altre navi nel Mar Nero: «Dopo questa visita al porto, la Mount Whitney si unirà alla Uss Porter nel Mar Nero per migliorare ulteriormente la collaborazione tra le forze statunitensi e Nato in mare», recita un comunicato della Marina degli Stati Uniti.
Il Cremlino il 2 novembre ha respinto come un «falso di bassa qualità» le notizie circolate sui media statunitensi in merito ad un ammassamento militare russo vicino all’Ucraina, e ha detto che Mosca è libera di spostare truppe dove vuole sul suo territorio.
Stando poi a Politico, le foto satellitari scattate il 1 novembre hanno confermato che la Russia sta ancora una volta ammassando truppe e attrezzature militari al confine con l’Ucraina, dopo come avvenuto la scorsa primavera. L’Ucraina ha detto che non ha osservato alcun aumento di truppe o attrezzature russe vicino al confine.
Antonio Albanese