Russia, un’economia poco libera

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RUSSIA – Mosca. L’economia della Russia è tra quelle meno libere del mondo. Secondo l’indice di Economic Freedom, della Heritage Foundation think tank e il Wall Street Journal, la Russia si piazza 139 su 177.  

La proiezione per altro rileva un miglioramento della Russia rispetto agli anni passati.Nel 2012 per esempio si era piazzata 144 esima. Tuttavia, non è riuscito lasciare la categoria “Per lo più non libera”, che ha condiviso con 58 altri paesi, compresa la Cina (136), Tagikistan (131) e il Senegal (116).

Il posizionamento della Russia è molto vicino a quello della Guinea-Bissau (138) e Vietnam (140).

La classifica scandaglia 10 fattori, che vanno dalla libertà degli scambi e degli investimenti alla corruzione. La Russia, secondo quanto pubblicato da Ria Novosti, ha visto «miglioramenti significativi a volte in sei delle 10 libertà economiche in gran parte compensati dai cali notevoli nella libertà del lavoro e la libertà finanziaria». «Nonostante la crescita economica relativamente elevata, realizzata per lo più con le vendite di petrolio e gas, le basi di sviluppo a lungo termine economico rimangono fragili senza un quadro giuridico efficiente».

E ancora, si legge nel rapporto: «La corruzione, endemica in tutta l’economia, sta diventando sempre più debilitante. Lo stato mantiene una presenza capillare in molti settori, attraverso imprese di proprietà statale. Grandi istituzioni statali hanno aumentato il loro dominio del settore finanziario, compreso quello finanziario e fa concorrenza agli istituti privati e stranieri».

Hong Kong, Singapore, Australia e Nuova Zelanda si sono collocati nei primi quattro posti, posizioni invariateo rispetto al 2012. Gli Stati Uniti si posizionano al decimo posto.  In maglia nera Zimbabwe, Cuba e Corea del Nord.