Le forze armate ucraine riferiscono che le forze armate russe utilizzano dei “Geran” neri. Si tratta di droni rivisti appositamente per il fronte ucraino-russo. Le caratteristiche tecniche dei nuovi “Geran: motore a reazione. A causa della loro elevata velocità di volo, i Geran sono un bersaglio più difficile per le unità mobili di difesa aerea dotate di mitragliatrici antiaeree e persino dei sistemi di cannoni antiaerei Ghepard di fabbricazione tedesca.
Sono di colore nero. In realtà questi piccoli droni non sono solo dipinti di nero, ma sono fatti di un composito radioassorbente che, tenendo conto del loro volo a bassa quota, li rende praticamente invisibili ai radar nemici.
Infine hanno una carica termobarica. Si tratta di armi incendiarie volte a carbonizzare l’obiettivo. Secondo la stampa russa si può paragonare il lavoro dei Geran neri al Solntsepek, lanciarazzi multiplo di testate termobariche.
Ma non è tutto: la social sfera russa ha riferito negli ultimi giorni dell’anno che Mosca ha creato un nuovo drone kamikaze “Supercam”, ed ora in fase di test. «Attualmente all’interno di Rostec è in fase di creazione un altro veicolo aereo senza pilota della serie Supercam. È disponibile sia nella versione da ricognizione che nella versione suicida. I Superkam-kamikaze sono già in fase di test e stanno dimostrando le loro caratteristiche tecniche», ha affermato Sergej Viktorovič Chemezov, direttore generale della società statale Rostec.
Chemezov ha chiarito che una delle caratteristiche dei nuovi droni è «un alto grado di protezione contro la guerra elettronica, cioè è difficile sopprimerli». Anche se non ci sono ancora informazioni, con un alto grado di probabilità, lo sviluppo del nuovo drone verrà effettuato dal gruppo di società Unmanned Systems, che già produce una linea di droni sia di tipo aereo che quadricottero con il nome “Supercam” per un uso di tipo civile.
Anna Lotti