RUSSIA. È quasi pronta la prima corvetta stealth

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La Russia sta costruendo la sua prima unità navale completamente equipaggiata con tecnologia stealth per renderla assai difficile da rilevare.

Stando a quanto ha riferito l’agenzia di stampa statale RIA Novosti, citando due fonti separate nel settore delle costruzioni navali militari del paese. Secondo un rapporto dell’agenzia dell’8 giugno, una corvetta classe Mercury dovrebbe essere pronta per essere consegnata alla marina nel 2022, dato che lo scafo della nave, denominata Progetto 20386, è già stato costruito.

La prima nave della classe è stata impostata il 28 ottobre 2016 e dovrebbe entrare in servizio dopo il 2020. Il 9 aprile 2019, il ministro della difesa russo Sergey Shoygu aveva annunciato che la nave sarà chiamata Merkuriy, da cui l’intera classe.

Il progetto 20386 è la più recente classe di corvette russe, costruita da Severnaya Verf per la Marina russa. Basata sulle classi Steregushchiy e Gremyashchiy, la nuova classe sarà più grande e incorporerà un design più stealth. Ci sono piani per costruire una serie di almeno dieci corvette di questo tipo.

Il rapporto ha anche detto che la nave sarà dotata di missili da crociera, missili antiaerei e artiglieria, e sarà in grado di individuare e distruggere i sottomarini.

Ha aggiunto che anche se alcune navi da guerra russe hanno portato la tecnologia stealth, come un rivestimento che assorbe i radar, nessuna delle navi precedenti ha avuto una tecnologia stealth completa. La nave Mercury avrà infatti un rivestimento che assorbe i radar e una forma speciale per ridurre al minimo le sporgenze e le fessure sulla sua superficie, ha detto RIA. Si prevede anche di utilizzare materiali compositi e vernici speciali.

La Russia ha aumentato gli investimenti nella sua marina come parte della mossa del presidente Vladimir Putin di rinnovare l’esercito.

Ma con i legami con l’Occidente al loro peggio dalla fine della Guerra Fredda, il processo è stato complicato dalle sanzioni occidentali sulla presa di Mosca della Crimea in Ucraina nel 2014 e il suo continuo sostegno ai separatisti in Ucraina orientale, dove più di 13.200 persone sono state uccise nei combattimenti da aprile 2014.

Anna Lotti