La Russia fornirà elicotteri d’attacco e sistemi di difesa mobile aerea all’Iraq per un valore pari a 4,2 miliardi dollari. L’accordo è stato firmato all’inizio dell’anno ma la notizia è stata confermata, ieri, dal primo ministro iracheno Nuri al-Maliki in visita a Mosca, dopo le indiscrezioni apparse sul RiaNovosti, i giorni scorsi.
Mosca fornirà 30 Mil Mi-28NE, elicotteri d’attacco e 50 Pantsir-S1, sistemi di difesa aerea a corto raggio.
I contratti, i più importanti dal punto di vista economico firmato tra l’Iraq e la Russia, sono stati firmati nel mese di aprile, luglio e agosto dal ministro per la difesa irachena. Per il quotidiano Vedomosti che ha riferito i dettagli dell’accordo, economicamente, si tratta della più grande vendita di armi fatta dalla Russia dal 2006.
Secondo l’analista Ruslan Pukhov del Centro per l’analisi della strategia e delle Tecnologie, con sede a Mosca, l’accordo dimostra il desiderio di Baghdad di rompere il monopolio di Washington nelle forniture di armi al nuovo governo iracheno: «è chiaro che l’influenza degli Stati Uniti in Iraq è stato eccessivo. Il governo sciita di questo paese sta iniziando a comportarsi in modo più indipendente da Washington, e guarda verso l’Iran», ha detto l’analista.
Pukhov ha attribuito il successo anche alla Russia capace di vincere gli appalti grazie agli sforzi di Mikhail Dmitriyev che ha sempre insistito: «dobbiamo continuare a lavorare con l’Iraq».
La Russia ha recentemente perso l’appalto della vendita di armi per la fornitura del Mi-28IT in India, che è stata vinta dall’americano Boeing AH-64 Apache. L’Iraq ha firmato accordi per la fornitura di armi anche con gli Stati Uniti per Lockheed F-16, jet da combattimento e altre attrezzature.
Maliki è in viaggio in Russia insieme al ministro per il petrolio iracheno con il petrolio iracheno e ministro del commercio, nonché il capo della sua commissione di investimento, ha riferito Al Arabiya. All’inizio di quest’anno, la Lukoil russa ha vinto un appalto per 100 milioni di dollari per l’esplorazione in Iraq e sta sviluppando un enorme giacimento a Qurna.