RUSSIA. Di fronte al rischio guerra in Nord Corea, potenziati i sistemi radar a Est

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La Russia ha attivato tre nuove stazioni radar di allarme rapido per rilevare attacchi missilistici vicino al suo confine sud-orientale, compreso il confine con la Corea del Nord, dopo che i ripetuti test missilistici effettuati da Pyongyang hanno suscitato timori di un possibile conflitto.

Il vice comandante dell’Aeronautica militare russa, Aleksandr Golovko, ha detto che «per la prima volta nella storia» tre nuove stazioni radar Voronezh (nella foto) per il rilevamento di attacchi missilistici, sono entrate in servizio nelle regioni di Krasnoyarsk, Altai e Orenburg, riportava il giornale del ministero della Difesa Krasnaya Zvezda, ripreso da Tass.

Le nuove stazioni radar si trovano tutte vicino ai confini della Russia con il Kazakistan e la Mongolia, ma con una portata operativa di 6.000 chilometri, coprono la penisola coreana e pezzi di costa del Pacifico della Russia, riporta Rferl. Nel 2011 il Cremlino ha attivato il sistema radar Voronezh-DM, che copre i suoi confini occidentali e dal 2005 sostituisce i sistemi radar dell’era sovietica. Le nuove stazioni migliorano la copertura radar di Mosca a est; in precedenza, solo un simile sistema si trovava ad est degli Urali, a Irkutsk.

Due stazioni di tipo Voronezh si trovano nelle regioni di San Pietroburgo e Kaliningrad, mentre una ha sede a Krasnodar, vicino all’Ucraina. Nel corso del 2019 è prevista anche una nuova stazione radar nell’estremo nord della Russia.

Mosca ha testato i nuovi schieramenti all’inizio di quest’anno, e nel mese di giugno il ministero della Difesa aveva annunciato che il suo sistema basato a Krasnoyarsk aveva rilevato sei lanci di missili balistici nel Pacifico nord-orientale. Golovko non ha citato alcun paese specifico come minaccia diretta. I piani per le nuove stazioni radar erano stati annunciati dal ministro della Difesa Sergei Shoigu a giugno, nel raggio del sistema rientra anche il confine della Cina con la Russia.

Il Cremlino aveva detto all’inizio di dicembre che l’obiettivo principale di Mosca era quello di evitare la guerra nella penisola coreana, ma si stava preparando per uno scenario in cui la situazione avrebbe previsto combattimenti.

Anna Lotti