Putin e Medvedev si tagliano lo stipendio

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RUSSIA – Mosca 06/03/2015. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato tre nuovi decreti per tagliare del 10 per cento gli stipendi del governo dal 1° maggio; nei provvedimenti rientrano gli stipendi dello stesso Putin e del primo ministro Dmitry Medvedev.

Il governo ha anche annunciato l’intenzione di ridurre di una percentuale tra il 5 e il 20 per cento il numero totale dei funzionari di governo. Secondo Businessinsider, le misure fanno parte del piano di emergenza del governo per affrontare il crollo delle entrate causate dalla caduta dei prezzi del petrolio e dalle sanzioni economiche imposte al paese. Il greggio è attualmente intorno ai 60 dollari al barile, ma il bilancio federale era basato sul prezzo oscillante ai 100 dollari al barile. La firma arriva la settimana dopo che il ministro delle Finanze Anton Siluanov ha chiesto al Parlamento di approvare una spesa da 3.200 miliardi di rubli tratti dal fondo di riserva, uno dei fondi sovrani della Russia. Si tratta di più della metà del valore del fondo e ben al di sopra dei 500 miliardi di rubli che il governo aveva previsto inizialmente. Tra sanzioni e crollo delle entrate, l’inflazione nel paese è salita al 16,7% nel mese di febbraio, un aumento dei prezzi che non si vedeva da oltre un decennio. Il Fmi prevede che l’economia russa subisca una contrazione del 3% quest’anno e dell’1% nel 2016; molte delle previsioni, si basavano su un alleggerimento delle sanzioni dopo poco tempo, fatto che è ancora lontano. Il 6 marzo, Gazprom Neft ha chiesto al governo 198 miliardi di rubli come aiuti finanziari dopo simili richieste fatte da Rosneft.